Warriors, Curry individua il punto debole di Golden State

La continuità all’interno delle gare è un punto debole dei Golden State Warriors, come spiegato da Curry alla stampa dopo la sfida coi Suns

Stephen Curry contro gli Utah Jazz

Dopo la vittoria contro i Minnesota Timberwolves, per i Golden State Warriors è seguita una netta sconfitta contro i Phoenix Suns. Alla squadra di Stephen Curry manca la continuità nei risultati, il play tre volte campione NBA se n’è reso conto.

Quando le partite iniziano a contare, ci mancano sempre quei tre o quattro minuti in cui non giochiamo mai con le giuste intenzioni.

Curry a Nick Friedell dopo GSW – T’Wolves

Così Stephen Curry alla stampa dopo che i Warriors si sono fatti sfuggire una partita che sembrava equilibrata all’intervallo, sul 47 a 52. Poi nel terzo quarto GSW ha subito le iniziative dei Phoenix Suns mettendo in evidenza quanto dichiarato dal play nel post partita.

Phoenix si è avvicinata al +20 e poi ha dilagato sfruttando un ottimo Frank Kaminsky da 12 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, solo uno tra i sette giocatori in doppia cifra per la franchigia dell’Arizona.

Curry, autore di 27 punti e top scorer della partita, e gli Warriors mantengono comunque un record positivo di 10 vittorie e 9 sconfitte dopo la partita della notte appena trascorsa.

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