Garnett: “I giocatori di 20 anni fa non potrebbero giocare ora”
L’Hall of Famer ha parlato di come sia cambiato il gioco sotto tutti gli aspetti negli ultimi decenni
L’NBA moderna è lontana parente di quella degli anni 90 e inizio 2000. Il gioco negli anni 90 era molto più fisico e spigoloso e il ritmo delle partite più lento. Oggi non è più concessa una difesa di quel tipo e ciò ha permesso ai migliori scorer della lega di diventare autentiche stelle (vedi Curry e i Warriors).
Mentre molti ex giocatori dicono di poter giocare anche nell’attuale NBA, c’è qualcuno che va controcorrente: l’ex MVP e campione NBA Kevin Garnett ha parlato di questo paragone tra presente e passato in un intervista con David Marchese.
Il gioco è su tutto un altro livello. Oggi i giocatori sprintano campo dopo campo, si fermano a tirar da 3 e lo fanno per 48 minuti. Non penso che i cestisti del passato riescano a tenere questi ritmi. Oggi la difesa è molto più permissiva, nel senso che è molto più facile per l’attaccante trovare un fallo o arrivare al ferro. Una volta si potevano usare persino le mani per controllare l’attaccante. Ti immagini marcare Jordan con le regole di oggi? Impossibile. I difensori oggi devono trovare nuove soluzioni per ostacolare l’attaccante.
L’NBA si è evoluta e la difesa molto meno incisiva di oggi ha permesso ai funamboli del gioco di diventare autentici top scorer, costringendo i difensori a prendere complicati accorgimenti per cercare di fermarli.
Al giorno d’oggi basta un po’ di creatività e ambizione per affermarsi come grande attaccante. Quando vedo giocare Jokic, vedo tutto il repertorio di Dirk Nowitzki (giocatore ponte tra le due diverse epoche), mischiato al talento del serbo. Giocatori come Curry, Thompson e Lillard, con il loro range di tiro pressochè senza limite, hanno rivoluzionato l’NBA. Non so se i miei ex colleghi degli anni 90 possano adattarsi al gioco di oggi: è molto creativo e molto competitivo.