NBA, Green su Drummond: “I giocatori meritano rispetto”

Nel post partita di Warriors-Cavaliers, Green ha detto la sua sulla situazione che sta vivendo Drummond

Andre Drummond

Andre Drummond sempre più lontano dai Cleveland Cavaliers e Draymond Green si lamenta del trattamento che la franchigia dell’Ohio sta riservando al suo collega.

Questo è il trattamento che viene riservato ai giocatori in questa lega. E’ una str****ta guardare Andre Drummond restare a bordo campo e poi sedersi dietro la panchina, vestito normale, tutto perché la squadra lo sta per scambiare

Draymond Green

Così l’ala dei Golden State Warriors proprio dopo la sfida della notte appena passata contro i Cleveland Cavaliers. Partita vinta 129 a 98, Green ha messo a referto 6 punt, 8 rimbalzi e 16 assist, ma non ha “digerito” il comportamento con cui sta trattando Drummond.

Una squadra può dire pubblicamente che sta per scambiare un giocatore e lo stesso deve sedersi durante le partite e se non rimane professionale e non lo fa viene etichettato come il “cancro” della squadra diventando il problema della squadra. […] Noi giocatori siamo multati se chiediamo pubblicamente di essere scambiati, ma le franchigie possono continuare a farlo. Dobbiamo avere gli stessi diritti che hanno loro. Ridicolo, mi sto stancando.

Così ha continuato Green cogliendo la domanda di un giornalista, durante la conferenza stampa post partita, per rendere esplicita nuovamente la sua opinione riguardo quello che sta succedendo a Drummond ed episodi simili che hanno visto protagonisti altre franchigie e altri giocatori in passato.

Nella fattispecie, Green fa riferimento alla vicenda della richiesta di trade di Anthony Davis ai New Orleans Pelicans nel 2019. Contro le regole della NBA, agente e giocatore arrivarono a chiedere pubblicamente lo scambio, dopo aver deciso di non firmare una ricca estensione contrattuale, ricevendo una multa di circa 50 mila dollari ottenendo, nell’immediato, tutt’altro che uno scambio.

Dal 21 gennaio al 09 aprile della stagione 2018-19, AD scese in campo solo 15 partite – giocando tra i 18 e 25 minuti per allacciata di scarpe – saltandone 21, di cui una decina senza mettere piede in campo pur essendo in panchina e l’altra metà vivendo la stessa situazione di Drummond: in borghese a bordo campo.

Lo scambio arrivò solo a luglio, in off season, quando la squadra decise di spedirlo ai Los Angeles Lakers e ottenere Brandon Ingram, Lonzo Ball e Josh Hart. E’ improbabile che si verifichi la stessa situazione anche per Andre Drummond, considerando che i Cavs starebbero già trattando coi Toronto Raptors, ma la NBA ci ha insegnato a non escludere nessuno scenario.

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