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Curiosità NBA, 5 aneddoti su Jimmy Butler

La storia di Jimmy Butler parte da un’infanzia travagliata fino all’arrivo nella lega: ecco 5 curiosità su Jimmy Butler

La storia di Jimmy Butler è una storia di sopravvivenza.

Lo si vede nel suo carattere, nel suo approccio al gioco, a come scende in campo e anche nel suo atteggiamento verso i compagni di squadra: se lavori duro sei con lui, se sei pigro puoi ti accompagna alla porta.

Non facile da gestire, ma se preso nel modo giusto è un’arma come ce ne sono poche sui due fronti.


Vedi anche: Tutte le Statistiche di Jimmy Butler


CURIOSITÁ SU JIMMY BUTLER

5. Infanzia difficile

Il padre lo abbandona ancor prima di nascere, viene cresciuto dalla madre che a sua volta lo allontanerà a 13 anni perché “non le piaceva il suo atteggiamento”.

Il ragazzino si trova quindi a vagare per Tomball, uno dei quartieri più malfamati di Houston, sua città natale; per tirare avanti è costretto ad essere ospite per quattro anni nelle case di alcuni amici, che a turno decidono di accoglierlo.

4. Sottovalutato al Draft

Frequenta il college minore Tyler Junior ma grazie a ottimi voti e un talento indiscusso con la palla a spicchi viene scelto l’anno seguente da Marquette (alma mater, tra i tanti, anche di Dwyane Wade e Doc Rivers), cosa che permette a Jimmy di inserirsi nei radar dei talent scout NBA.

Al Draft 2011 però nessuno ai primi turni decide di puntare su di lui e verrà scelto solo come trentesimo dai Chicago Bulls.

3. Brutto anno da Rookie

Il primissimo anno di Butler nella lega non è stato dei più rosei, di sicuro non tanto da far pensare ad una potenziale stella. Sicuramente non ha aiutato il lockout e quindi la riduzione di stagione, ma nelle partite giocate Jimmy è riuscito a mettere insieme la miseria di 2 punti e un rimbalzo di media.

2. Pessimi rapporti coi Timberwolves

Approdato nella squadra di Minnesota nel 2017, Jimmy si fa subito ben volere dai suoi tifosi aiutando il team a raggiungere i Playoff: tuttavia il carattere duro del ragazzo lo porteranno a diversi scontri con il resto del roster, non ultimo con Karl-Anthony Towns (con il quale è arrivato allo scontro per una presunta relazione con la fidanzata del centro).

Rotto il rapporto, Jimmy si darà a vistose manifestazioni di malcontento come ad esempio l’esultanza insieme ai tifosi Warriors per la sconfitta degli Wolves.

1. Stella sui due lati del campo

Dopo poco tempo nella lega, comincia a distinguersi come two-way player, un giocatore forte tanto in attacco quanto in difesa: costruisce una difesa d’élite supportata da una fase offensiva ad alti livelli; nel giro di poco diventa un giocatore fondamentale per la franchigia di Chicago.

Viene selezionato per due All Defensive Team nel 2014 e nel 2015, vince il Most Improved Player del 2015 e ottiene nello stesso anno la prima di molte convocazioni all’All Star Game.

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