NBA news, Melli racconta l’organizzazione nella bolla

Ecco un’altra puntata del diario di bordo di Nicolò Melli, sempre all’interno della bolla. Focus sulla maniacale attenzione della NBA

Nicolò Melli tira a canestro

Nicolò Melli continua a raccontare la sua vita coi News Orleans Pelicans sfruttando i social network. Quarta “puntata” da quando la NBA si è trasferita all’interno della bolla.

Per citare il titolo del post “Dal gel disinfettante al gelato, la bolla ha tutto”. Così comincia il racconto dell’ex Fenerbahce che fa una descrizione dettagliata di cosa significhi essere un giocatore o un addetto ai lavori all’interno della bolla di Orlando, circondati da una struttura che si fonda sulla maniacale attenzione della NBA.

Il ghiaccio per i giocatori e i trattamenti fisioterapici, le sali per gli allenamenti con palla in mano e individuali con attrezzi da palestra completamente nuovi, i test anticovid e le norme del protocollo. La NBA non si fa scappare nulla.

View this post on Instagram

DAL GEL DISINFETTANTE AL GELATO, LA BOLLA HA TUTTO Dispenser col disinfettante ogni dieci passi, mascherine in ogni angolo del resort che ci ospita, postazioni con salviette per chi non ama pulirsi le mani col gel. Non c’è dubbio che la Nba, sull’aspetto sanitario della ripartenza, non possa permettersi errori. Infatti, l’attenzione è massima. Non si guarda solo al presente: la sala dei controlli medici ha un numero di postazioni per check-in e test al momento persino eccessive, ma sufficienti ad affrontare flussi maggiori. Già in tempi normali la Nba è ben organizzata, in una situazione straordinaria come questa che stiamo affrontando riesce ad esserlo di più. Ha allestito una città nella bolla creando le condizioni migliori per le 22 squadre impegnate nel finale di stagione. Ha riservato a ogni club i locali per allenarsi, per mangiare e per le altre attività, ha dotato ciascun team di attrezzature da palestra e materiale fisioterapico completamente nuovi. E ha messo a disposizione di ogni squadra un 'accompagnatore', con il compito di far da tramite con l’organizzazione per qualsiasi necessità. A questo tipo di struttura, la Nba aggiunge un’impressionante capacità di correggere il tiro in tempi brevissimi: laddove si può migliorare, interviene subito. C’è stata una richiesta superiore di ghiaccio, perché le squadre ne usano più di quanto il resort possa produrne: sistemato ancor prima di partire. C’è stato il problema delle colazioni non previste dal ristorante: in due giorni, risolto. Pochi barbieri? Ora c’è un’apposita sala in ogni albergo, chi vi lavora deve vivere nella bolla perché a stretto contatto con noi. Da quando siamo qui, altre cose sono cambiate. Sono aumentati i servizi di navette, è stato predisposto un centro dove i pacchi ricevuti vengono disinfettati prima di esser consegnati ai giocatori, è stato creato un circuito tv interno che trasmette tutte le partite in ogni stanza. Dulcis in fundo, è stata piazzata la macchinetta dei gelati all’uscita dei saloni dove le squadre consumano i pasti, una vera goduria. Quando si dice che la qualità di un’organizzazione si misura dalla cura dei dettagli… #ildiariodinik 📸 @pelicansnba

A post shared by Nicolò Melli (@nikmelli) on

Leggi anche NBA news, Trump preferisce Michael Jordan a LeBron James

Leggi anche

Loading...