NBA, 5 curiosità su Nicolò Melli

Proviamo a conoscere meglio uno dei giocatori che rappresentano l’Italia in NBA: ecco a voi 5 curiosità su Nicolò Melli.

Nicolò Melli Ala dei NOP

Questa edizione delle “5 curiosità” si tinge di tricolore, il nostro tricolore. Oggi vogliamo raccontarvi alcuni degli aneddoti meno famosi riguardanti uno dei nostri rappresentanti in NBA, quello arrivato più di recente nella principale lega di basket al mondo, dove veste la maglia di una delle squadre più promettenti, i New Orleans Pelicans: stiamo ovviamente parlando di Nicolò Melli!

#1. Possiede la doppia nazionalità

“Nico” è attualmente uno dei migliori talenti che il nostro paese ha da offrire sul parquet, nonché un grande rappresentante dell’orgoglio italiano in ambito sportivo. Tuttavia, il nativo di Reggio Emilia ha anche una seconda nazionalità, quella statunitense, il cui ottenimento è stato possibile in quanto cittadinanza della madre del giocatore, Julie Vollertsen.

#2. Il talento è una questione di famiglia

Non solo “mamma Melli” è statunitense, ma ha anche rappresentato gli States con onore alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, dove vinse la medaglia d’argento con la selezione di pallavolo. Sebbene lo sport non sia lo stesso della madre, è evidente come il numero 20 dei Pelicans abbia ereditato da lei talento ed etica del lavoro.

#3. MVP del camp di Michael Jordan

Nel mese di ottobre del 2006, Nicolò partecipò alla tappa italiana del Jordan Classic Camp, durante la quale vennero radunati i migliori 30 giocatori under-16 del paese. Per chi si fosse aggiudicato il titolo di MVP, il premio consisteva nella possibilità di partecipare all’edizione americana del training camp, con tanto di incontro con His Airness. Melli venne eletto co-MVP e, nell’aprile dell’anno successivo, riscosse il suo premio.

4. Il rivale più ostico? Carmelo Anthony

Nonostante abbia giocato soltanto 52 partite in NBA, “Nico” si è trovato di fronte a dei veri e propri mostri sacri della lega, talvolta anche in marcatura diretta. E la domanda viene spontanea: chi è stato il giocatore più difficile da marcare? La risposta per Melli è decisa: Carmelo Anthony, affrontato e marcato più volte nelle sfide al sapore di lotta Playoff contro i Portland Trail Blazers.

#5. NBA Draft 2013

Come ben sappiamo, Melli è arrivato ai New Orleans Pelicans nello scorso mese di luglio, ma quella non fu la prima occasione in cui l’emiliano fu vicino alla NBA. Nel 2013 infatti, Nicolò si allenò con molte squadre durante l’estate, ricevendo però sempre la stessa critica: “troppo piccolo fisicamente”. Per questo motivo, il nostro connazionale non venne scelto da nessuna franchigia in quell’edizione del Draft… ma il sogno era solo rimandato.

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