NBA, LeBron spende il voto per Curry: “Lui è l’MVP”
L’MVP della stagione regolare 2020/21 è Stephen Curry per LeBron James. I due si affronteranno ai play-in
Dopo una stagione difficile ed incredibile allo stesso tempo, Stephen Curry meriterebbe di essere l’MVP, almeno secondo LeBron James che dopo la partita vinta contro i Pelicans – che però non è servita a portare i Lakers ai playoff a causa della vittoria dei Blazers – si è espresso in merito al campionato di Steph e al titolo individuale più prestigioso.
Siamo nati entrambi in Akron e questo è incredibile… le nostre carriere ci hanno portato ad incrociarci più volte [Curry e James saranno diretti avversari ai play-in, ndr], c’è sempre stato tanto rispetto che è sempre andato oltre il gioco. Guardate cosa ha fatto: molti avevano dubbi sul fatto di riuscire a guidare senza Klay. Ha riscritto il proprio record di triple segnate in stagione, ne ha realizzate molte con più di 10 triple [22 in questa stagione regolare, ndr]. A volte ci perdiamo nei record, ma chi ha avuto la miglior stagione? Per me Steph
LeBron James
Nell’assegnare il titolo di MVP ci sono molti criteri che vengono presi in considerazione. Sicuramente la stagione individuale e il livello di prestazioni di un giocatore hanno un peso specifico importante, ma altrettanto lo ha il record della squadra.
LeBron James, da questo punto di vista, proprio per quello che Curry è riuscito a fare con GSW e cioè portare la squadra all’ottavo posto ad Ovest, ha speso il proprio voto per il proprio compaesano.
È lo stesso per quando Westbrook vinse l’MVP. Era la prima stagione che un giocatore finiva con una tripla doppia di media [2016-17, ndr] e tutti guardavano il record. Russ l’ha meritato, Steph, non penso che sarà premiato col titolo di MVP perché entrano in gioco altri fattori quest’anno, ma per me lo è
LeBron James
Quando vinse l’MVP, con 31.6 punti, 10.4 assist e 10.7 rimbalzi di media, nella prima stagione senza Kevin Durant in quel di Oklahoma, Westbrook riuscì a condurre i Thunder al sesto posto – piena zona playoff se consideriamo i criteri del play-in di quest’anno – con un record di 47 vittorie e 35 sconfitte.
Tra quel Westbrook, Curry (fresco di titolo di Miglior marcatore della NBA) e i rispettivi contesti potremmo trovare molti punti di incrocio nel paragone fatto da LeBron, tra cui il fatto che entrambi hanno guidato una squadra molto giovane e che Curry potrebbe essere un serio candidato al titolo di miglior giocatore della stagione regolare.
E in più, buttando l’occhio alla sfida tra la settima e l’ottava ad Ovest, Steph potrebbe anche mettere a rischio la qualificazione dei playoff dello stesso James.
LeBron, ai play-in ci sarà – coach Vogel ha assicurato – nonostante lo spavento dovuto ad una lieve distorsione alla caviglia contro New Orleans. Ma il Re – e i Lakers tutti – dovrà essere al pieno della forma perché dall’altra parte del campo ci saranno dei Golden State Warriors decisi a volersi prendere con forza un posto per la post season.