NBA, annunciati i finalisti per i premi di fine stagione
Ecco i finalisti di ogni categoria. Steph Curry, Nikola Jokic o Joel Embiid: chi si aggiudicherà il premio di MVP?
La NBA ha annunciato i finalisti per ogni categoria nei premi individuali della stagione regolare: Most Valuable Player, Most Improved Player, Rookie of the Year, Defensive Player, Sixth Man e Coach of the Year.
Most Valuable Player
Stephen Curry, Nikola Jokic e Joel Embiid. Come pronosticabile, ecco i tre nomi più caldi per quanto riguarda il titolo individuale più prestigioso della stagione regolare. Anno pazzesco per Steph che deve ancora conquistare i playoff, ultimo step la prossima notte contro i Grizzlies. Win or go home; Nikola Jokic a suon di record ha trascinato i Nuggets dalla zona play in alla terza piazza ad Ovest, mentre il suo diretto avversario dei 76ers è il leader di una delle squadre candidate al titolo, guidata in tutta tranquillità al primo post ad Est durante la RS.
Most Improved Player
Jerami Grant, Michael Porter jr e Julius Randle. Tutte e tre ali. Tutte e tre hanno disputato la migliore stagione della loro carriera, sin qui. Il titolo di giocatore molto probabilmente sarà affare dei due che giocheranno ai playoff: stagione in netta ascesa per Porter jr che anche dopo l’infortunio di Jamal Murray ha saputo rendere ad alti livelli. Julius ha riportato i New York Knicks ai playoff dopo ben 8 anni vestendo i panni di leader di una squadra che ha forse reso anche al di sopra delle aspettative. 24 punti, 10.6 rimbalzi e 6 assist di media: è il favorito per il titolo finale.
Rookie of the Year
LaMelo Ball, Anthony Edwards e Tyrese Haliburton. Anche per questo premio, alla fine la decisone per l’assegnazione riguarderà i primi due giovani. Non che il rookie dei Kings abbia fatto male, tutt’altro. Operare in quel Sacramento non è semplice e i Kings per una volta si sono assicurati un bel gioiellino, ma Ball e Edwards a livello individuale hanno subito colpito e hanno reso in maniera costante. LaMelo ha trascinato gli Hornets in zona playoff nella prima metà di stagione diventando anche il più giovane di sempre a registrare una tripla doppia, ma l’infortunio al polso l’ha fermato lasciando le luci del palcoscenico a Edwards che, al contrario del play di Charlotte, è esploso nella seconda parte della RS, dove è stato in grado di segnare ben due partite da 42 punti e di avvicinarsi più volte alle doppie doppie.
Defensive Player of the Year
Rudy Gobert, Draymond Green e Ben Simmons. Insieme al titolo di MVP, anche qui partita molto interessante. Forse Gobert e Simmons sono un filo sopra a Green per la vittoria finale, ma anche il numero 23 di GSW dal punto di vista ha giocato una stagione di altissima fattura. I Warriors sono la terza migliore difesa per percentuali concesse e sesta per palloni recuperati, ma nella classifica generale, 76ers e Jazz sono sesta e terza grazie all’impegno delle loro superstar. E forse questo potrebbe fare la differenza.
Sixth Man of the Year
Jordan Clarkson, Joe Ingles e Derrick Rose. I Jazz hanno due validissimi candidati e la probabilità di veder entrare un altro premio insieme, forse, al DPOY con Rudy Gobert. Clarkson forse più dell’australiano ha saputo essere più influente e decisivo dalla panchina con alcune prestazioni clamorose. L’ex Lakers non è mai partito titolare in 72 partite ma la sua l’ha detta, eccome. Due volte oltre i 40 punti, sempre in doppia cifra tranne 4 partite. Lui è il favorito, ma c’è anche un nome caro per i romantici: Rose. Tornato a New York, ha trovato nuova energia grazie a coach Thibodeau ed è riuscito ad aiutare i Knicks ad arrivare al traguardo dei playoff.
Coach of The Year
Quin Snyder, Tom Thibodeau e Monty Williams. Tre coach che hanno raggiunto grandi traguardi. I Jazz hanno finito da prima della classe Ovest, coach Thibs ha torna ai playoff e ha mostrato come la difesa possa portare a grandi risultati; i Phoenix Suns tornano a giocare la post season dopo 10 anni. I playoff mancavano da tanto tempo, l’arrivo di Chris Paul ha giocato un ruolo fondamentale, altrettanto coach Monty che già nella bolla di Orlando aveva fatto vedere di che cosa sarebbero stati capaci i sui ragazzi.