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LeBron James sul dibatitto per il GOAT: “Mi rende più umile”

La star dei Lakers ha voluto aggiungere un commento riguardo l’infinito dibattito su chi sia il più forte di sempre ad aver mai calcato un campo da basket

Sin dai suoi primi passi all’interno della lega, LeBron James è stato sempre considerato come un predestinato alla grandezza e con le vittorie dei suoi primi titoli, andando così a cancellare la narrativa che lo etichettò come perdente, si è consacrato come uno dei diretti rivali del grande Michael Jordan per il riconoscimento di Greatest Of All Time.

Nonostante la grande pressione sin dai giorni dell’High School, “The King” è riuscito comunque a superare le aspettative conquistando diversi record e dando vita a momenti memorabili della storia di questo sport, ed è proprio per questo motivo che la sua presenza nel grande dibattito sul più forte di tutti i tempi sia innegabile.

Recentemente James si è espresso a riguardo in un’intervista per il reporter Mike Trudell, spiegando le diverse sensazioni che prova ad essere considerato all’interno di una discussione così accesa e complessa:

Il dibattito per il GOAT talvolta può essere estenuante anche se ho sempre pensato che il fatto che il mio nome appaia così spesso assieme a quello dei più grandi di questo sport mi stia rendendo sempre più umile, anche perchè vengo comparato a quelli che sono stati i miei idoli e che sono cresciuto guardando. Ho avuto bisogno di molte ispirazioni crescendo ad Akron, perciò vedere figure sportive come i Michael Jordan, i Kobe Bryant, i Ken Griffey Jr o i Deion Sanders mi ha aiutato tantissimo.

LeBron James

Quando poi gli è stato chiesto se si aspettasse il successo che ha avuto e se si immaginasse che sarebbe diventato un giocatore di basket, LeBron ha voluto rispondere in questo modo:

Credo di essermene reso conto durante il mio Junior Year, a 16 anni, quando sono stato messo sulla copertina di Sports Illustrated e sono stato etichettato come “Il Prescelto”. Al tempo un sacco di general manager NBA mi dissero che se mi fossi reso eleggibile al draft sarei stato preso sicuramente alla numero 1, perciò ho iniziato a comprendere il successo che stavo avendo

LeBron James

Inoltre sono sempre stato motivato dalla volontà di restituire alla mia comunità ciò che mi aveva dato per raggiungere quel successo, ho dovuto farlo con le mie abilità e il lavoro duro anche se non ce l’avrei fatta senza il supporto di mia madre e dei coach, con loro ho capito che sarei potuto andare anche oltre quello che le altre persone dicevano di me

Anche se probabilmente una risposta alla domanda di chi sia il numero 1 di sempre non ce l’avremo mai, LeBron James è noto per tenere molto alla sua legacy e la vittoria di qualche titolo in più, avvicinandosi ai 6 di Jordan, lo aiuterebbe definitivamente ora che siamo giunti alle fasi finali della sua carriera.

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