NBA, Griffin: “Superteams? Non sono garanzia di vittoria”

Dopo il rinnovo con i Brooklyn Nets, Blake Griffin ha commentato i colpi di mercato di Heat e Lakers: accumulare talenti non garantisce la vittoria

James Harden e Blake Griffin sul parquet

Dopo un’ottima regular season con una media di 10.0 punti, 4.7 rimbalzi, 2.4 assist e un 38.3% di realizzazione dall’arco, Blake Griffin ha deciso di rimanere ai Brooklyn Nets.

Recentemente, dopo che i Miami Heat hanno firmato Kyle Lowry e Russell Westbrook è volato ai Lakers, l’ala grande dei Nets ha espresso il suo parere sui colpi di mercato messi a segno nell’estate.

Accumulare talenti garantisce la vittoria del campionato: ho giocato in diversi Superteams in cui le cose non funzionavano

Blake Griffin

Avere un Superteam con un buon numero di Star e Superstar dà sicuramente la possibilità alla franchigia di avere maggiori chances nella rincorsa al titolo, anche grazie all’esperienza che giocatori di questo calibro possono apportare in fase di playoffs.

Ciononostante, accumulare talenti non sempre si rivela una scelta vincente e, di fatto, ci sono molti Superteams nella storia della NBA che non hanno vinto l’anello.

La passata stagione dei Brooklyn Nets è un esempio lampante di questo: se James Harden e Kyrie Irving non si fossero infortunati nelle fasi decisive, probabilmente avrebbero potuto confermare i pronostici.

Lo stesso Griffin ha fatto anche parte dei Los Angeles Clippers di Chris Paul e DeAndre Jordan, un’eccellente squadra che però non è riuscita a vincere il titolo.

La vittoria del Larry O’Brien non è dunque così scontata e, se mettere in piedi dei Superteams può indubbiamente avere dei vantaggi, non è assodato che possa anche garantire l’anello.

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