Campazzo: “Se segni sei il migliore, se sbagli sono nella tua testa”
Il rookie dei Nuggets ha faticato ad abituarsi al trash talk presente in NBA
Il 30enne rookie Facundo Campazzo ha avuto un ruolo importante nella stagione di Denver, complici le assenze di Jamal Murray e Monte Morris, l’argentino ha giocato 22 minuti di media partendo anche da titolare.
Campazzo si è dovuto adattare rapidamente alla velocità e l’atletismo del gioco NBA dopo una lunga militanza in Europa con la maglia del Real Madrid.
Il playmaker argentino, durante una recente intervista per il sito Caja Negra, ha tuttavia rivelato che la parte più difficile per lui è stata abituarsi al trash talking.
Il trash talk è la parte più difficile per me, si scambiano un sacco di parole e cercano di metterti fretta. Non succede spesso ai mondiali o alle Olimpiadi, ma in NBA succede sempre. Sto tirando da 3 punti dall’angolo nella zona della squadra avversaria e mi sento dire: “Lasciatelo tirare, tanto non segna”, e io penso di poter girarmi ed esultare.
Se segni ti giri e sei il migliore, ma se sbagli entrano nella tua testa, è incredibile!
Facundo Campazzo
Il trash talk è parte integrante del gioco NBA e della cultura americana, si è sviluppato nei playground degli USA per poi trasferirsi sui parquet della lega più famosa del mondo.
I giocatori europei, provenienti da un’altra cultura, non sono abituati a questa usanza ma sono costretti ad adeguarsi in fretta.
Campazzo dopo queste dichiarazioni sentirà ancora più trash talk nella prossima stagione.