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Kevin Durant: “Ecco quando ho capito di poter diventare una star”

Nel corso di un’intervista insieme a Michael Beasley, la star dei Nets ha parlato della sua gioventù

Universalmente riconosciuto come uno dei migliori giocatori degli ultimi anni, Kevin Durant, da quando entrò nella lega nel lontano 2007, si è fatto strada fino a diventare uno degli scorer più letali in circolazione. Non c’è distanza che possa impensierire il suo tiro, non esiste movimento che non sappia eseguire con maestria e quando la palla scotta è uno dei più affidabili clutch player della lega.

Quattordici anni fa in molti si chiedevano se un fisico così lungo ed esile avrebbe faticato in una lega di super atleti e fisici perfetti. Dopo tutto questo tempo, dopo 2 titoli NBA, 2 MVP delle Finals, un MVP della stagione, 4 premi di miglior marcatore e svariati altri premi, non c’è rimasto nessuno che dubiti riguardo la sua tenuta fisica.

Ma per KD non è sempre stato così “facile”. In una recente intervista ai microfoni di ESPN, Durant ha parlato dei suoi anni all’high school, nei quali peccava di fiducia in se stesso.

Sapevo di essere un buon giocatore ma dovevo giocare bene per dimostrarmelo. Se incappavo in una partita storta, mi abbattevo. Finchè non arrivai al college: mi accorsi che nessuno poteva fermarmi cominciai a prendere fiducia e da quel momento non l’ho più persa

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