Noah: “Eravamo al top, nessuno può dimenticare quel momento”

L’ex Bulls ricorda il momento che ha segnato la carriera di Derrick Rose e la storia recente dei Chicago Bulls

Noah in maglia Bulls

Joakim Noah torna a parlare di uno dei momenti che più hanno segnato negativamente la storia dei Chicago Bulls: il giorno in cui Derrick Rose si ruppe il legamento crociato dando inizio a un calvario che ha irrevocabilmente segnato la sua carriera.

È stata durissima, eravamo la squadra numero 1 della NBA, miglior record e ci apprestavamo a giocare i playoff, gara 1. Eravamo in missione. Eravamo convinti che sarebbe stato il nostro anno. Poi si è rotto il crociato e penso che ognuno si ricordi dove fosse cosa stesse facendo quando è successa quella mxxxa

Joakim Noah

Quello è stato il momento esatto in cui i Chicago Bulls hanno smesso di essere una vera contender, forse senza quell’infortunio sarebbero riusciti a sconfiggere i Miami Heat di LeBron almeno un anno. Sarebbe stato il primo campionato NBA per i Bulls dopo Jordan.

In quell’esatto momento è cambiata anche la carriera di Rose, che adesso sarebbe probabilmente sicuro di un posto nella HOF e avrebbe magari anche vinto un titolo, tutto però è cambiato in quel momento e anche Noah non se lo sarebbe mai immaginato:

Quando ho sentito che si era strappato il legamento non gli ho nemmeno dato il giusto peso, ho pensato salta un paio di partite e poi torna, ma è stato un duro colpo

Joakim Noah

Da quel momento invece Derrick Rose ha cominciato ad esser noto come uno dei più grandi “what-if” della storia NBA.

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