Clippers, i due volti di Kawhi Leonard

Kawhi Leonard dentro e fuori dal campo raccontato da un suo ex compagno di squadra

Kawhi Leonard è forse la stella che più di tutti cerca di mantenere un basso profilo, e ciò lo rende un giocatore molto amato dai fan. Il suo modo di fare, sia dentro che fuori dal campo è unico; ma è sicuramente la sua etica di lavoro che non ha rivali e che per molti è fonte d’ispirazione.

Leonard, chiamato al draft del 2011 alla 15, ha sfruttato la possibilità di poter crescere alla corte dei San Antonio Spurs, colmando le sue lacune e imparando da grandi nomi, quali Tim Duncan, Manu Ginobili e Tony Parker.

In una recente intervista per The Athletic, un suo ex compagno di squadra di San Diego State University ne ha descritto la sua etica di lavoro e aggiungendo che durante gli allenamenti Leonard è tutt’altro che tranquillo come molti pensano.

Lui lascia che siano i fatti a parlare. È probabilmente l’unica persona che conosco, che ho incontrato che lascia che siano le sue azioni a parlare in modo così evidente per lui. Le persone dicono “Kawhi è silenzioso” ma io dico “non è così. L’avete visto lavorare? Conoscete la sua routine estiva?”

Tim Shelton

Leonard è l’esempio in carne ed ossa del fatto che le azioni valgono molto più delle parole e noi non vediamo l’ora che si riprenda dall’infortunio per poterlo vedere giocare di nuovo.

Ha sempre trovato il modo, se vuole diventare il GOAT troverà la sua strada. È sempre stato in palestra, giorno e notte. C’è da imparare da lui, la sua etica di lavoro vale per tutto. È la cosa più impressionante che io abbia mai visto

Tim Shelton

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