76ers, Barkley: “É arrabbiato perché lo spingono a migliorare”
L’Hall of Famer Charles Barkley ha criticato l’atteggiamento e l’etica lavorativa di Ben Simmons
I rapporti tra Ben Simmons e i Phildelphia 76ers sono ormai giunti ai minimi termini: il giocatore australiano ha deciso di non partecipare al training camp e si è rifiutato di incontrare i compagni di squadra a Los Angeles.
Le ultime dichiarazioni dell’agente di Simmons, Rich Paul, hanno peggiorato una situazione già compromessa, rendendo la rottura tra Ben e i Sixers insanabile.
Paul ha infatti dichiarato di essere disposto a tutto pur di portare l’All Star australiano lontano da Philadelphia.
Simmons sembra deciso a non vestire più la maglia dei Sixers, ma il modo in cui ha gestito la vicenda è stato discutibile, ed ha provocato le critiche di numerosi addetti ai lavori, tra cui l’Hall of Famer Charles Barkley.
Beh, sto solo cercando di capire: non è bravo in qualcosa ed è arrabbiato perché vogliono che lavori su questo aspetto . Lo pagano 40 milioni di dollari l’anno. Questo è uno dei motivi per cui, come ho detto prima, lascerò questa cosa molto presto.
Charles Barkley
Sir Charles ha evidenziato l’eccessivo potere contrattuale delle superstar NBA nei confronti delle franchigie.
Abbiamo un giocatore che guadagna 40 milioni di dollari per i prossimi quattro anni, e gli abbiamo chiesto del suo gioco, perché l’ultima volta che lo abbiamo visto nei playoff è stato quattro partite in una serie di sette senza prendere un tiro nel quarto periodo. E ora lui è arrabbiato con la squadra. Questa è una delle ragioni per cui non mi piace la situazione attuale nella lega: i giocatori guadagnano così tanti soldi e hanno il controllo al 100%.
Charles Barkley
L’analista NBA ha criticato duramente l’atteggiamento del giocatore australiano.
Davvero, pensate a questo: questo ragazzo guadagna 40 milioni di dollari, la franchigia gli sta addosso per spingerlo a migliorare il suo gioco e lui decide che non vuole più giocare lì. Chiunque pensi che questa sia una giusta maniera di gestire gli affari è uno stupido.
Charles Barkley
Vedremo come si concluderà la vicenda, ma la riluttanza di Simmons nel migliorare un aspetto fondamentale nella NBA odierna come il tiro, fa nascere dubbi sull’etica lavorativa del giocatore australiano.