NBA, nuovo regolamento per i giocatori non vaccinati

La NBA ha consegnato alle squadre il nuovo protocollo salute e sicurezza da seguire per la prossima stagione

Adam Silver all'All-Star Game di New Orleans

La NBA sta cercando da diverso tempo di sperimentare un protocollo efficace per il tracciamento dei contagi e delle vaccinazioni all’interno della lega: l’ultima soluzione proposta al momento consentirebbe anche ai giocatori contrari al vaccino di continuare ad allenarsi.

Nonostante il 90% dei giocatori sia già vaccinato (ieri è arrivato anche l’annuncio di LeBron, che pareva inizialmente contrario), negli ultimi giorni diversi giocatori (per esempio Irving e Wiggins, ultimi in ordine di tempo) si sono mostrati fermamente convinti della loro decisione, sostenendo però di avere comunque il diritto di partecipare alle attività di squadra.

Come riportato da Tim Reynolds e Shams Charania, con il nuovo protocollo si stabilisce che i non vaccinati avranno controlli più frequenti (un tampone al giorno e due il giorno della partita), dovranno essere distanziati dal gruppo squadra (circa due metri durante le riunioni di squadra e spogliatoi separati), non potranno partecipare ad eventi, non potranno stare con la squadra durante i pasti (se al chiuso) e non potranno uscire dal proprio Hotel/casa se non per andare al palazzetto.

Secondo la NBA, queste severe restrizioni avranno la doppia funzione di mantenere un controllo sui tracciamenti dei giocatori e di evitare che un elevato numero di contagi possa compromettere il lavoro delle squadre e della lega stessa.

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