NBA, le cinque sorprese della stagione
L’inizio del campionato ha regalato nuove sorprese e alcune che effettivamente soprese non sono. Tra loro abbiamo scelto le migliori cinque
Passato il primo mese di campionato si possono già tirare le somme su quelle che a tutti gli effetti sono le sorprese della stagione: giocatori che hanno cambiato squadra, giocatori che si sono presi un ruolo di rilievo e anche giocatori che puntano a qualche premio a fine anno agli NBA Awards 2021-22. Dopo aver visto le delusioni, vediamo le sorprese di questa prima parte di stagione.
DeMar DeRozan
Bleacher Report aveva indicato l’arrivo di DeRozan a Chicago come uno dei peggiori colpi di mercato di quest’anno. Chissà come si saranno sentiti dopo aver visto le prime partite. Deebo infatti sta vivendo una delle sue migliori stagioni, con medie alte e una padronanza del campo sorprendente, ma solo per l’innesto in una nuova realtà. D’altronde stiamo parlando di un pluri All Star, nonché recordman dei Raptors in più categorie. I Bulls sembrano un’ottima casa per lui al momento, un abito perfettamente cucito per le sue esigenze: vedremo se tutto questo basterà per avere un po’ di gloria in post-season.
Cole Anthony
Da rookie aveva fatto vedere cose interessanti ma da sophomore si sta decisamente ritagliando spazio in una vetrina non da poco. Anhtony è definitivamente il leader di questi Magic ancora troppo giovani e acerbi ma decisamente interessanti, le sue medie sono all’altezza del compito e non sembra volersi fermare: 19.3 punti, 7.2 rimbalzi e 4.9 assist di media con percentuali migliorate sia dal campo che da tre punti. Non male per il figlio d’arte e grande soddisfazione per il front office della franchigia della Florida.
Kyle Kuzma
Inizio di stagione a sopresa per Kuzma, che si è trovato ad essere il secondo in comando in una franchigia di medio-basso livello nella Eastern Conference. Quella franchigia sono i Washington Wizards e al momento sono primi in classifica. Già questa di per sé è una grossa sorpresa ma Kyle continua a infilare prestazioni su prestazioni più che convincenti: la media dall’arco è la più alta in carriera così come quella dei rimbalzi (sono già cinque le doppie doppie a referto). Difficile, per essere gentili, vedere i Maghi ancora in quella posizione a fine anno ma in Kuzma sembrano aver trovato un discreto vice per Beal.
Miles Bridges
Già lo scorso anno aveva fatto vedere grossi margini di miglioramento oltre al solito atletismo fuori dal comune ma in questa stagione Bridges è un serissimo candidato al Most Improved Player: i 12.7 punti sono diventati 21.5, accompagnati da 7.3 rimbalzi, 3.5 assist e 1.7 palle rubate ad allacciata di scarpe. I compagni lo cercano sempre di più e Miles risponde presente prendendosi anche tiri pesanti in situazioni difficili offrendo un’alternativa a Ball e Hayward, con cui crea un trio davvero interessante. Vedremo se tutto questo servirà per raggiungere i Playoff e come si presenteranno gli Hornets al ballo più importante.
Tyler Herro
“Credo di poter vincere sia il Most Improved che il Sixth Man of The Year”. Le idee di sicuro le ha chiare e la personalità non gli manca. Se ci aggiungiamo anche che alle parole sta accompagnando i fatti forse possiamo anche credere che Tyler Herro sia capace di fare quello che ha promesso. Spoelstra lo sta adottando dalla panchina e lui si fa trovare pronto sempre e comunque: a livello di scoring è sicuramente tra i giovanotti più interessanti della NBA attuale e la fiducia nei propri mezzi gli dà quella marcia in più. Oltretutto intorno ha un collettivo che lo può aiutare a crescere sempre di più e questo può aiutare gli Heat a tornare di nuovo nelle più alte sfere della lega.