Lakers, Davis: “Horton-Tucker? È stato irreale”

I Lakers vincono soffrendo contro San Antonio, grazie alla grande prestazione di Anthony Davis

Davis in conferenza stampa post partita

Dopo le numerose critiche verso l’ambiente Lakers arrivate in questi giorni, la squadra di coach Vogel riesce a strappare una sofferta vittoria contro San Antonio, grazie ad un Anthony Davis dominante sotto canestro: schierato da centro, il numero 3 dei Lakers ha messo a referto 34 punti (di cui 27 nel solo primo tempo), 15 rimbalzi e 6 assist, dimostrandosi, dopo le dichiarazioni pesanti in conferenza, il vero leader tecnico e caratteriale della squadra in assenza di LeBron.

Penso che, probabilmente più di chiunque altro, fosse scontento di come è andata l’ultima partita

Frank Vogel

Incoraggiante la prova al rientro di Horton-Tucker sulle due metà campo, con 17 punti e una buona solidità in difesa per il giovane talento dei Lakers, con Davis che a fine partita ha voluto elogiare il lavoro del prodotto di Iowa St. Cyclones:

Tornare alla sua prima partita e fare quello che ha fatto è stato irreale. Sono impressionato. Entrare e fare quello che ha fatto per aiutarci a vincere è stato enorme, è un segno del suo duro lavoro. Un sacco di ragazzi di solito tornano e sono un po’ arrugginiti, ma per lui non è stato cosi

Anthony Davis su Horton-Tucker

La prossima gara i Lakers ospiteranno i Bulls dell’ex Caruso e l’ex Pelicans ha voluto spendere due parole sul suo ex compagno:

Chi? Non conosco quel ragazzo (ride). Nah, sarà divertente giocare contro AC. È stato una parte importante di quello che abbiamo fatto qui

Anthony Davis su Caruso

Buona prestazione, nonostante la nona sconfitta su 13 partite, degli Spurs, capaci di rimanere a stretto contatto fino all’ultimo minuto di gioco, trascinati dalla tripla doppia da 22 punti di un ottimo Dejounte Murray e i 24 con 6 triple segnate su 9 tentativi di Keldon Johnson. Grande contributo dalla panchina di Vassell (19 punti e 7 rimbalzi) e Thaddeus Young (17 punti e 9 rimbalzi).

In casa Lakers si è rischiata nuovamente una rimonta, con San Antonio capace di rientrare dal -13 a poco più di 5 minuti dalla fine, a causa di una prestazione difensiva insufficiente e un’altra prestazione opaca di Russell Westbrook, autore di 14 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, ma anche di 7 palle perse, che hanno regalato diversi parziali importanti agli Spurs per provare a ritornare in partita.

La sensazione, che filtra anche dall’ambiente, è che le ambizioni di titolo per questa squadra siano, ad oggi, molto lontane: le continue amnesie difensive e un attacco che fa spesso fatica a muovere il pallone, oltre che una difficoltà ad inserire alcuni dei nuovi (il già citato RW0 su tutti), danno una spiegazione delle 6 sconfitte già totalizzate in questo avvio di Regular Season, con alcune partite difficili in arrivo (Bulls, Bucks e Celtics nei prossimi 6 giorni).


Come al solito, quando si parla dei Lakers è necessario ricordare l’assenza, ovviamente pesantissima, di LeBron James, anche se coach Frank Vogel ha parlato di un rientro non così distante del Re; la sua presenza su basi continuate, per ora ancora mai avuta, permetterebbe di pesare realmente il valore della squadra losangelina, oltre che di sistemare dei meccanismi che appaiono, ad oggi, non adatti agli obiettivi e al valore tecnico complessivo dei Lakers.

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