Le 10 Peggiori Squadre NBA della Storia

Ecco la classifica delle 10 peggiori squadre nella storia dell’NBA

A guardarli oggi, si potrebbe pensare che i Knicks abbiano sempre fatto schifo nella loro incapacità di ricostruire una squadra vincente. Eppure prima di loro ci sono state squadre che, se possibile, hanno fatto anche peggio in termini di record e inguardabilità in campo.

Ecco a voi quali sono queste squadre. Ci siamo limitati a dieci perché lo stomaco può sopportare fino ad un certo punto. Inoltre, restando in tema squadre imbarazzanti, ecco le squadre con più sconfitte consecutive e quelle con il maggior numero di sconfitte in Regular Season.

10. Miami Heat 1988-89 (15W-67L)

Sai che hai un inizio difficile quando il primo risultato nella storia della franchigia è una sconfitta casalinga per mano dei Clippers (all’epoca la peggior squadra in NBA). In effetti, l’espansione Heat si è aperta con 17 sconfitte consecutive.

E forse questi Heat sono stati toccati dalla (allora) continua maledizione degli sport di Cleveland, dato che il loro miglior marcatore non era altro che la guardia Kevin Edwards, un prodotto Cleveland.

Edwards ha chiuso la stagione con 13,8 punti a partita, una delle medie più basse per il miglior marcatore di una squadra nella storia del campionato. Il lato positivo è che gli Heat alla fine sono riusciti a uscire da questa spirale e costruire una storia vincente.

9. Vancouver Grizzlies 1995-96 (15W-67L)

A differenza di altri team di espansione, questi Grizzlies hanno iniziato con grandi speranze vincendo i primi due match nella storia della squadra. Però il divertimento non è durato.

Dopo aver aperto la stagione 2-0, hanno perso diciannove partite di fila. Più tardi, hanno stabilito il record NBA con 23 sconfitte consecutive. Sono diventati talmente imbarazzanti che la seconda scelta della lotteria del 1999, Steve Francis, ha rifiutato di giocare per loro forzando il suo scambio ai Rockets, e il team alla fine si è trasferito a Memphis.

8. Atlanta Hawks 2004-05 (13W-69L)

Considerata la ripresa di oggi e i record tra il 2013 e il 2015, è difficile ricordare che calibri come Josh Smith e Antoine Walker hanno giocato per questa squadra nel 2005.

A fine stagione Walker viene restituito ai Celtics (per Gary Payton, che fu immediatamente rilasciato con conseguente ritorno, anche per lui, a Boston) e Atlanta comincia a lavorare per la ricostruzione ma, in breve, quegli Hawks erano un brutto mix di veterani anziani e giovani indisciplinati.

Il tutto perfettamente sintetizzato da un dipendente del team:

Non c’è vittoria qui, solo gradi di sconfitta.

7. Los Angeles Clippers 1986-87 (12W-70L)

La leggenda NBA dei cugini gialloviola Elgin Baylor viene nominato direttore generale della squadra e viene subito premiato con zero scelte al primo turno. Ma la squadra, in teoria, non avrebbe dovuto essere così malvagia, con giocatori come Mike Woodson, Michael Cage, Benoit Benjamin e Larry Drew nel roster.

E per un po’ c’è stata anche speranza, viste le prime tre vittorie. Il conto però di 4 vittorie sulle successive 41 ha ridimensionato di molto le aspettative. Dopo aver rifatto la squadra (e assunto Larry Brown come allenatore), i Clippers alla fine sono riusciti a raggiungere i Playoff nel 1992, non prima però di aver fatto dieci anni consecutivi a livelli infimi.

6. New Jersey Nets 2009-10 (12W-70L)

Prima dei Brooklyn Nets di Deron Williams, dell’esplosione di Russell e l’approdo ai Playoff, dell’arrivo della trio dei sogni Irving-Durant-Harden, i nomi che si ricordano di questa squadra sono Devin Harris e Brook Lopez, considerati due grandi pezzi per il futuro.

Parte la stagione e i Nets fanno subito la storia, diventando l’unica squadra NBA ad iniziare la stagione con 0-18. Lungo la strada infilano anche due bei record di 3-40 e 4-48.

Oggi le cose sono molto diverse, ma per chi ricorda i New Jersey di Kidd e Carter prima del passaggio nella Grande Mela, quel periodo e quel tandem Harris-Lopez sono un brutto capitolo e una grossa cicatrice.

5. Houston Rockets 1982-83 (14W-68L)

Anche qui, siamo ben lontani dai fasti di Olajuwon o dalla competitività di Harden e Westbrook: qui i due migliori giocatori erano un Calvin Murphy quasi sempre sbronzo e un Elvin Hayes a fine carriera.

In tutto ciò, non ha aiutato il fatto che i Rockets abbiano perso Moses Malone alla volta di Philadelphia, portando in squadra Caldwell Jones nella free agency di inizio stagione.

Anche il padre di Kobe Bryant, Joe Jellybean“, ha giocato per questa squadra, dimostrando che essere un campione non ha nulla a che vedere con il tuo albero genealogico.

4. Dallas Mavericks 1992-93 (11W-71L)

I veri problemi dei Maverick erano iniziati una stagione prima, quando l’attaccante Roy Tarpley era stato bandito dalla lega per ripetute violazioni dell’abuso di sostanze.

In precedenza avevano acquistato la guardia All-Star Fat Lever da Denver per un paio di scelte al primo giro, ma Lever ha perso l’intera stagione a causa di un infortunio al ginocchio.

Inoltre, il capocannoniere Rolando Blackman è stato scambiato con New York e la scelta al primo giro del Draft Jim Jackson ha giocato in sole 28 partite. Non sono rimasti che nomi come Randy White, Doug Smith, Dexter Cambridge e Walter Bond, e solo quattro vittorie nelle prime 61 partite.

3. Denver Nuggets 1997-98 (11W-71L)

Antonio McDyess una volta era un giovane Nuggets con grandi mezzi atletici e una grande prospettiva, ed era considerato una stella per il futuro. Denver lo ha scambiato con Phoenix prima della stagione, e né lui né i Nuggets sono mai stati più gli stessi.

Almeno, i Nuggets non lo sono stati fino a quando Carmelo Anthony non è arrivato nel 2003. Ma nel 1997-98, Denver ha pareggiato la serie di sconfitte consecutive dei Grizzlies e ha licenziato l’allenatore Bill Hanzlik dopo la stagione aprendo le porte a un giovane sostituto, un certo Mike D’Antoni.

2. Philadelphia 76ers 1972-73 (9W-73L) e 2015-16 (10W-72L)

Non uno ma ben due roster di Philly a meritare il secondo posto a pari merito. La prima, nel ’72, ha avuto un susseguirsi di allenatori in panchina in corso d’opera per provare a salvare la stagione ma, come ben esemplificato nelle parole del miglior giocatore di quei Sixers:

Spero che nessuno batta questo record, c’è un certo orgoglio nell’essere l’uomo franchigia della peggior squadra di sempre

A provare a batterlo però ci hanno pensato gli stessi Sixers anni dopo, arrivando per un soffio a pareggiare, con dieci sconfitte su 72 partite. Il peggior record permetterà di ottenere Ben Simmons dal Draft e costruire una squadra competitiva, ma di sicuro Philadelphia non si toglierà mai di dosso quelle due annate tragiche.

1. Charlotte Bobcats 2011-12 (7W-59L)

I Bobcats non avevano molto talento per cominciare, non dopo che Michael Jordan aveva sottoscritto gli scambi di Tyson Chandler e Gerald Wallace, pedine importanti della squadra. Ma gli infortuni a Corey Maggette e DJ Augustin hanno lasciato l’arsenale di Charlotte a secco.

I rookie Kemba Walker e Bismack Biyombo sono stati costretti a ricoprire ruoli importanti e caricarsi la squadra sulle spalle, ma senza successo. I Bobcats sono stati battuti di quasi 14 punti a partita, un record del campionato, e hanno perso malamente le loro ultime 23 partite.

Unico lato positivo è stata la stagione breve per via del lockout, che ha permesso ai tifosi di risparmiarsi ulteriori agonie.

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