NBA, nuove regole per aiutare le squadre colpite dal Covid

La Lega ha introdotto alcune regole per sopperire alle mancanze di molti giocatori entrati nel protocollo

Il Commissioner Adam Silver

Da un paio di settimane molti giocatori, di diverse squadre, sono costretti a saltare qualche partita a causa del protocollo di salute e sicurezza NBA.

Questa notte sono state rinviate ben 3 partite a causa del virus le squadre sono sempre più in difficoltà visto il numero esiguo di giocatori rimasti a disposizione nei vari roster.

Ecco dunque che interviene l’NBA, introducendo una nuova regola che permetterà alle squadre di firmare dei nuovi giocatori per rimpiazzare quelli entrati nel protocollo. Nel caso in cui i positivi siano due, la squadra potrà firmare un giocatore, con tre positivi se ne potranno ingaggiare due, e così via.

Una misura necessaria visto lo stato di emergenza in cui si trovano certe squadre (Cleveland e Nets su tutte) con molti giocatori del roster indisponibili. Per ora la possibilità di rientrare nella “Bolla” è stata smentita, ma è in dubbio che qualche altra misura dovrà essere presa per evitare che il virus continui a caratterizzare questa stagione.

Un’altra discussione e un altro cambiamento ha riguardato i giocatori con opzione di contratto “two-way” che quindi avrebbero un numero limitato di partite da giocare (50). L’ NBA ha tolto qualsiasi limite di partite per questi giocatori, così da aiutare maggiormente le franchigie.

Una situazione di emergenza che per ora la Lega sta cercando di gestire al meglio, tutelando le squadre ed i giocatori.

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