Warriors, Green: “Con Durant ho sacrificato i miei tiri”

Il numero #23 ha rivelato che, con l’arrivo di Durant, aveva modificato il suo gioco per mettere i compagni nelle condizioni di giocare al meglio

Kevin Durant e Draymond Green in maglia Warriors

Draymond Green è sicuramente uno dei più importanti giocatori del roster di Steve Kerr: nonostante la sua difesa, la sua leadership e l’ottimo playmaking, spesso è stato criticato per le sue realizzazioni.

Nel corso di queste prime 30 partite, Draymond sembra aver migliorato le sue percentuali al tiro, passando dai 7.0 punti di media a partita nella stagione passata agli 8.4 in quella corrente.

Recentemente, l’ala grande di Golden State ha dichiarato il motivo per cui nelle scorse stagioni ha deciso di concentrarsi su altri dettagli:

Quando Kevin Durant arrivò agli Warriors, dovetti prendere una decisione. La scelta era tra continuare a tirare lo stesso numero di palloni, oppure sacrificare i miei tiri per coinvolgere il resto del roster e assicurarmi che ciascuno potesse contribuire a rendere la squadra un successo.

Credo di aver preso la decisione giusta a sacrificare le mie realizzazioni: non volevo che lo facesse Klay Thompson o Steph Curry, e nemmeno KD. Volevo che tutti giocassero al meglio delle loro possibilità e ho continuato a fare così per 3 anni

Draymond Green

Il numero #23 ha anche sottolineato che sta cercando di fare del suo meglio per diventare un realizzatore più consistente per la franchigia della Baia.

La realtà è che produrre canestri è una questione di mindset, dipende tutto dalla mentalità. Quando per tre anni hai spento quell’interruttore, non è semplice riaccenderlo, come molti invece credono. Ho passato gli ultimi due anni a rimettere a punto il mio mindset. Ci sono partite in cui riesco ad attivare correttamente la mia modalità d’attacco, e altre in cui faccio più fatica. Ma sto cercando di fare il massimo per la mia squadra

Draymond Green

Nonostante i soli 8.4 punti di media, Draymond sta infatti tirando con il 55% dal campo e il 61.6% da 2, suo personale career-high.

Il suo ruolo nella Dub Nation non è mai stato quello di una macchina da punti ma, sapere che anche Green può contribuire con un numero maggiore di canestri, farà indubbiamente comodo a coach Kerr nella volata per raggiungere le Finals.

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