Bulls, altro miracolo sulla sirena di DeRozan

DeRozan infila un altro buzzer beater clamoroso dopo quello con Indiana, regalando ai Bulls la settima vittoria consecutiva

DeMar DeRozan al tiro contro Bradley Beal

Incredibile, l’ha fatto ancora! DeMar DeRozan ha condotto per la seconda partita consecutiva i suoi Bulls ad una soffertissima vittoria, stavolta a Washington.
In questi giorni avrete avuto sicuramente modo di vedere il buzzer beater su una gamba sola contro Indiana (ve lo riproponiamo comunque nel caso ve lo foste persi), ma preparatevi perché il tiro sulla sirena di DeRozan messo a segno stanotte è stato, se possibile, ancora più clamoroso.

Cominciamo però parlando della partita contro gli Wizards: tolto un esondante LaVine da 15 punti nel solo primo quarto (chiuderà a 35 totali, con 7 triple e un netto 50% dal campo) i Bulls sono un disastro per quasi tutta la gara; la difesa lascia corridoi apertissimi a chiunque (si sente il peso in fase di non-possesso delle assenze di Caruso e Lonzo Ball) e l’attacco fatica ad ingranare, tolti gli isolamenti dell’8 e dell’11.

Dall’altra parte, gli Wizards di un ritrovato Beal da 27 punti e 17 assist, hanno approfittato costantemente delle voragini lasciate nella metà campo dei Bulls rispondendo colpo su colpo alle (poche) fiammate degli ospiti e creando un significativo distacco all’alba del quarto periodo.

Solo fino a lì però, perché nell’ultimo parziale il veterano ex-Toronto Raptors si è caricato i suoi sulle spalle, riavvicinandosi e portando il finale sul punto a punto.
Quando, a pochi secondi dalla fine, il tanto bistrattato Kyle Kuzma (in una grande serata da 29 e 12 rimbalzi) infila una tripla molto pesante (e per nulla semplice), che porta i suoi su quello che sembra un ormai definitivo +2, la partita sembra ormai chiusa.
Timeout Chicago, poi questo:

DeRozan mette a segno un tiro quasi impossibile dall’angolo mentre il cronometro corre verso lo 0 e regala ai suoi la settima vittoria di fila, che li tiene in vetta alla Eastern Conference (staccati anche i Nets, fermati clamorosamente sul finale dai pochi “sopravvissuti” dei Clippers).
Che questi Bulls siano una seria contender sembra ad oggi una realtà lontana, ma le prospettive per migliorare ancora e fare bene ci sono, nella speranza che continuino a far divertire.

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