Nowitzki: “Grazie a quel ragazzo che sta sempre vicino alla panca”

Durante la cerimonia del ritiro della sua maglia numero #41, Dirk Nowitzki ha ringraziato i Mavericks, ma soprattutto Mark Cuban

Dirk Nowitzki dopo la cerimonia del ritiro della maglia

21 stagioni con una maglia sola, la numero #41 che i Dallas Mavericks hanno ritirato la notte appena passata. Dirk Nowitzki sarà ancora di più un modello e la faccia della franchigia texana: dietro a quei due numeri ci sono 31.560 punti – uno dei 7 a superare quota 30k nella storia – in 1522 partite disputate senza mai lasciare i Mavericks e anche un titolo vinto, di cui è stato protagonista indiscusso ed MVP delle Finals, nel 2011 contro i Big Three di allora dei Miami Heat.

Un viaggio cominciato nel 1998, dopo che i Mavericks decidono di porre le basi del proprio futuro sulle spalle di un giovane tedesco, allora di soli 18 anni, che aveva militato solo nella giovanili del DJK Wurzburg – città natia di Dirk – ma del quale la dirigenza della franchigia aveva notato già il grande talento. E così, con l’accordo dei Milwaukee Bucks, i Mavs decisero di acquisire la scelta numero 9 del draft 1998 via trade.

Vi racconto una breve storia: giugno 1998, sono appena stato scelto al draft dai Mavericks. Salgo sull’aereo per arrivare a Dallas e appena scendo vedo centinaia tifosi con poster che mi raffigurano. Ho pensato che “Davvero mi vogliono” e subito ho realizzato, da qual momento in poi, che Dallas sarebbe stato il mio posto in cui vivere. Due anni dopo ho detto ad un impiegato della franchigia: “Ma ti ricordi quanti tifosi c’erano quel giorno?” E lui mi ha risposto: “Dirk non erano tifosi, erano impiegati dei Mavs”

Dirk Nowitzki

Nel corso della cerimonia, i Mavericks hanno omaggiato il leggendario numero #41 con un video in cui hanno testimoniato tutti i personaggi più importanti della carriera del tedesco: dai compagni di squadra con cui ha vinto il primo titolo della franchigia, gli ex giocatori che hanno avuto un ruolo preminente a Dallas come Michael Finley al suo storico allenatore personale, nonché mentore, Holger Geschwindner.

Voglio ringraziare i Mavericks per tutto quello che hanno fatto questa notte e soprattutto voglio ringraziare quel ragazzo che ogni stagione ha il biglietto per il posto vicino alla panchina. Dalla prima volta che sono stato qua, l’ho visto e sentito urlare a tutti i giocatori, mi ha sempre sostenuto e ha sempre creduto in me dentro e fuori dal campo. E’ super competitivo e abbiamo sviluppato un’ottima relazione. Quello che apprezzo di più è la lealtà e il cuore grande che ha

Dirk Nowitzki

Dirk ha poi lasciato il pubblico con un aneddoto che svela a storia del rinnovo contrattuale del 2010, l’anno precedente alla storica vittoria del campionato.

Nel 2010, quando ero free agent, sono venuto a casa tua, abbiamo condiviso tante storie per cui ci siamo emozionati. E dopo abbiamo esteso il contratto altri due anni, e nel primo anno abbiamo vinto il titolo. Grazie per tutto quello che hai fatto per me e la mia famiglia

Dirk Nowitzki

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