Lakers, Westbrook: “Ho il diritto di giocare l’ultimo quarto”
Russell Westbrook commenta la scelta di coach Vogel di lasciarlo in panchina per tutto l’ultimo quarto contro i Milwaukee Bucks
Un’altra notte no per i Lakers, sconfitti per 131-115 in casa dai Milwaukee Bucks, ma soprattutto per Russell Westbrook: il minutaggio del numero #0 continua a diminuire e la panchina sembra ormai diventata pianta stabile il suo posto nell’ultimo quarto delle partite.
Anche contro i Bucks, coach Frank Vogel ha scelto di non schierare Westbrook nel quarto quarto. 12 minuti di sola panchina per l’ex Thunder, Rockets e Wizards che ancora una volta, quando la partita arriva negli istanti più delicati non vede il parquet.
Penso di avere tutto il diritto di giocare in quei minuti. […] Credo sia difficile per la squadra trovare una costanza quando si fanno continui cambiamenti ai quintetti, ma sono scelte del coach e del suo staff. Ci si convive e si va avanti
Russell Westbrook
Nel post partita della notte appena passata, Westbrook ha voluto farsi sentire. Tenuto in disparte contro i Knicks in OT e poi ancora contro Milwaukee: The Brodie ha voluto mandare un messaggio a coach Vogel.
29 minuti contro i Knicks, 26:05 contro i Bucks di un Giannis Antetokounmpo dominante (44 punti, 14 assist e 8 rimbalzi), ma i numeri che riguardano la squadra di Vogel sembrano dare ragione alla scelta del capo allenatore.
Los Angeles entra nel quarto periodo sul 109-85 e senza Westbrook – autore di 10 punti con 3/11 dal campo, 10 rimbalzi e 5 assist – realizza il parziale di 20-5 che rimette la testa della gara in discussione.
La rimonta non si concretizza – anche a causa degli strascichi del peggiore primo tempo della storia della franchigia con 78 punti concessi agli avversari – ma la squadra gioca sicuramente un basket migliore trovando soluzioni più convincenti con Malik Monk (20 punti), Stanley Johnson (season high da 16 punti) al di là dei soliti LeBron James ed Anthony Davis.
Westbrook ha anche ricevuto qualche fischio dai tifosi verso la fine della partita.
Li considero come un segno di rispetto
Russell Westbrook