Joel Embiid: “Gli infortuni mi fecero pensare al ritiro”
Il centro dei Sixers ha ammesso di aver pensato ad abbandonare il parquet nei primi anni di carriera
La stagione attuale è senza dubbio la migliore in carriera per Joel Embiid. Le cifre parlano chiaro: 29.6 punti (1° nella lega), 11.2 rimbalzi (7°), 4.5 assist (2° tra i centri dopo Jokic), 1.4 stoppate e una rubata di media sono cifre da candidato MVP, grazie anche alla stagione positiva che sta vivendo la squadra (Sixers terzi ad est dietro Bulls e Heat).
Fino a poche stagioni fa era difficile immaginare numeri simili per Embiid: il talento c’è sempre stato ma molti potevano pensare che gli infortuni che lo tormentavano da inizio carriera gli avrebbero pregiudicato il resto dei suoi anni in NBA.
Superati quegli anni complicati, Joel ha spiegato quanto fosse difficile digerire tutti quegli acciacchi, rivelando addirittura di aver pensato al ritiro.
Intervistato da una radio locale di Philadelphia, queste sono le sue parole.
Ero vicino ad arrendermi: infortuni, inteventi chirurgici, critiche, pressioni. In quel periodo persi anche mio fratello. Ero davvero vicino a smettere. Per due anni sentivo sempre le stesse storie. “Embiid pesa troppo, è sempre infortunato”. Sono contento di non essermi mai arreso, grazie anche alle persone che mi sono state vicino
Joel Embiid
Dopo essere stato scelto come terzo al draft 2014, Joel Embiid saltò tutte le partite delle successive due stagioni a causa di un infortunio al piede che faticò a superare. Non è mai riuscito a giocare più di 64 partite in una stagione causa infortuni.
Quelle 64 partite spera di superarle in questa stagione dove finalmente si è preso (dopo aver salutato Simmons) il palcoscenico di Philadelphia e punta con i suoi compagni alle finali NBA.