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NBA, i Chicago Bulls non sanno più vincere

Non basta un super LaVine ad evitare la 10ima sconfitta nelle ultime 13 partite per i Bulls, che ora rischiano

Periodo nero per Chicago, che, dopo l’ennesima sconfitta, vede avvicinarsi pericolosamente i Toronto Raptors e il rischio play in.
Infatti, con la sconfitta di oggi, contro i nuovi Pelicans di Cj McCollum, che intanto stanno formando un gran bel collettivo per il futuro, allungano la striscia negativa di 3 sole vittorie (a fronte di 13 sconfitte) nell’ultimo mese.

Analizzando meglio i motivi, ci può subito notare la difficoltà estrema del calendario, con tanti big match persi in malo modo; va detto che questa difficoltà contro le grandi è un tema ricorrente per i Bulls: su 16 scontri con i top team (e consideriamo quindi solo le partite contro Warriors, Bucks, Phila, Memphis e Suns) non hanno mai portato a casa un successo!

Parlando di aspetti di campo, la fase difensiva non è mai stata un fattore positivo in stagione: le partite di Chicago sono sempre a punteggi altissimi, soprattutto a causa delle voragini che lasciano nel pitturato per i tagli degli avversari. A parziale giustificazione di questo arriva però l’altra grande costante dei Bulls: gli infortuni.

Infatti sono mancati per larghissimi tratti due ottimi difensori come Lonzo Ball (ancora lontano dal rientro) e Alex Caruso (tornato da poco e spesso con minutaggio limitato), mentre, nell’ultimo periodo, anche la condizione delle due stelle LaVine e DeRozan è apparsa non ottimale, con entrambi che non sembrano in grado di replicare le super prestazioni “di coppia” di inizio stagione.

Tutto questo ha portato la squadra di coach Donovan, per larghi tratti di Regular Season al comando dell’Est, ad avere una sola vittoria di margine sulla zona play in (che prevedrebbe anche Nets, Hawks e Hornets), con Toronto diretta inseguitrice che sta spingendo sull’acceleratore e può contare su un Pascal Siakam dominante.

La situazione del calendario non migliorerà da qui a fine stagione, e il rischio è che questa squadra, che pur ci aveva entusiasmati tutti, possa floppare clamorosamente.

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