Cavs, Garland: “Delusi, ma abbiamo battuto ogni aspettativa”

Trae Young è semplicemente troppo per questi comunque ottimi Cavs: Atlanta vola ai playoff

Trae Young conclude a canestro

La battaglia nella notte di Cleveland tra Hawks e Cavs, oltre ad averci fatto divertire e restare con il fiato sospeso fino alla fine, ci ha mostrato un aspetto fondamentale del mondo NBA: la differenza tra un (super) talento come Darius Garland e un fenomeno come Trae Young.

Perché è proprio nello scontro a distanza tra le due giovani guardie che si è creato il divario decisivo: mentre Garland ha pagato visibilmente lo scotto dell’età e dell’inesperienza a questi livelli, con pochi tiri presi nel clutch e percentuali disastrose, Ice Trae è riuscito ad alzare i giri del motore nel momento di massima difficoltà dei suoi.

Ovvio che siamo delusi, ma c’è tanto di positivo da cui imparare di questa stagione. Nessuno si sarebbe aspettato di vederci arrivare a questo punto della stagione, ci hanno sottovaluti. Abbiamo conosciuto l’atmosfera da playoff

Darius Garland

Quando a fine primo tempo i Cavs avevano un largo margine e un pubblico indemoniato a loro favore, c’era la sensazione forte che la partita fosse ormai indirizzata, soprattutto perché, sponda Hawks, Young stava giocando malissimo (3/12 al tiro e 6 soli punti nella prima metà di gara) e non dava segnali di ripresa.

Gli sono bastate letteralmente 2 triple segnate di fila e da lì ha creato il panico: canestro dopo canestro, ha ricucito da solo lo svantaggio dei suoi e conclude la partita con 38 punti (13/25 al tiro) e 9 assist, con tanto di saluto finale al pubblico di casa.

Se le Aquile di Atlanta voleranno a Miami in una serie che, a dire il vero, sembra già indirizzata verso South Beach, oggi è finita la stagione dei Cavs di coach Bickerstaff, comunque miracolosi: una squadra vivace e molto giovane, che nel corso dell’anno ci ha fatto scoprire due stelle – già All-Star questa stagione – come Darius Garland e Jarrett Allen (che pur di aiutare i suoi è sceso in campo praticamente senza una mano a causa del dito rotto) e che sicuramente in futuro farà ancora più parlare di sé.

In tutto ciò, anche quest’anno i play in hanno dimostrato tutto il potenziale di spettacolo che possono offrire e, pur con qualche difetto, questo formato ha ancora tanto da dire nei prossimi anni; e voi ne siete stati conquistati?

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