Kyrie Irving un martire? Stephen A. Smith: “Ipocrita”
Kyrie Irving si definisce un “martire” e il critico di ESPN ha subito la risposta pronta
Stephen A. Smith tuona contro Kyrie Irving dopo una recente intervista in cui il play dei Brooklyn Nets si sarebbe definito un martire, per essere stato capace di resistere al mandato vaccinate dello Stato di New York ed essere riuscito, alla fine della stagione, a rientrare per giocare anche le gare casalinghe.
Ci sono persone ancora disoccupate a New York. Se avesse creduto davvero nella sua posizione, sarebbe andato fino in fondo. Fossi stato in lui, me ne sarei fregato di tornare, sarei stato al fianco delle persone che condividevano il mio pensiero
Stephen A. Smith
Nel particolare, il critico di ESPN fa riferimento alle dichiarazioni di Kyrie rilasciate appena qualche ora fa ai microfoni di The ETCs:
Sapevo che avrei potuto giocare solo le partite in trasferta, ma non sapevo quali conseguenze avrebbe avuto il mandato sulla squadra. Ha avuto un impatto non solo su di me, ma anche su tante altre persone, è stata una posizione scomoda per parecchio tempo: la vita di un martire
Stephen A. Smith
Nessuna gara al Barclays Center per Kyrie Irving fino a fine marzo, quando, qualche settimana dopo l’elezione del nuovo sindaco di New York Eric Adams, il vaccino per i giocatori professionisti non è più stato una condizione obbligatoria per scendere in campo.