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Guida ai New Orleans Pelicans 2023-2024

Il potenziale per fare bene c’è, ma NOLA non sembra ancora pronta per lottare con le contender

Negli ultimi due anni i New Orleans Pelicans hanno mandato diversi segnali che testimoniano la bontà del lavoro fatto dal front office nel costruire questo roster, con tantissimi giovani talenti pescati al Draft e allevati, uniti a due stelle assolute e a qualche elemento di esperienza a rafforzare le rotazioni.

Ora però ai bei Pelicans si chiede di più: con un buon nucleo di giocatori, ben guidato da coach Willie Green, serve necessariamente manifestare la crescita anche nei Playoffs.

Al termine dell’articolo, puoi consultare tutte le guide alle 30 squadre NBA, accedendo all’Indice delle Guide.

Giocatori chiave

Il nodo delle ultime stagioni di NOLA è sempre quello: le condizioni fisiche di Zion Williamson (A, 16 CR); il ROTY 2021 ha dimostrato a più riprese di essere infermabile quando sta bene, viaggiando tranquillamente a 30 di media. Che sia questo l’anno buono?

Brandon Ingram (A, 14,5 CR), nonostante un Mondiale fantasma, ha dimostrato già l’anno scorso di essere pronto al grande salto: tantissime statistiche a referto, un arsenale offensivo sconfinato e una presenza mentale importante anche nei finali punto a punto.
Rimangono le voragini croniche in fase difensiva, ma BI ha tutto quello che serve per diventare All-Star.

Possibili sorprese

Trey Murphy III (A, 10 CR) si è già presentato al grande pubblico come un elemento chiave del roster l’anno scorso, grazie a delle mani fatate dal perimetro e una presenza totale sul campo; da qui deriva il suo prezzo, ma siate certi che saprà ripagarvi dell’investimento.

Dyson Daniels (G, 6 CR) ha invece i contorni della scommessa: il giovanissimo australiano al secondo anno è un playmaker all-around “alla Ben Simmons”, difensivamente letale, ma offensivamente ancora da costruire. Date le difficoltà di McCollum, potrebbe disputare più minuti del previsto lungo tutta la stagione, mettendo in mostra tutto il suo valore.

Giocatori da evitare

Il già citato CJ McCollum (G, 12 CR) nel dopo-Portland ha evidenziato difficoltà non indifferenti a confermare quanto mostrato di fianco a Dame Lillard: nello specifico, l’aver giocato sempre accanto ad una point guard totalizzante come il numero 0, lo porta ad avere difficoltà nelle scelte.

Ciò si traduce in partite estremamente discontinue di CJ, che alterna fasi con molti punti segnati a quarti in cui scompare del tutto. Se ci aggiungiamo qualche incertezza fisica, capirete subito perché non vi consigliamo l’ex-Blazers.

Probabile quintetto

PG: CJ McCollum

SG: Trey Murphy III

AP: Brandon Ingram

AG: Zion Williamson

C: Jonas Valanciunas

Power Ranking

Come detto, gira tantissimo intorno alle condizioni fisiche delle fragili stelle della squadra; la dirigenza, dal canto suo, potrebbe e dovrebbe effettivamente cercare di aggiungere un top player di grande esperienza (magari uno alla James Harden), per garantire un buon numero di presenze e aiutare l’acquisto di esperienza di un core giovanissimo.
Le carte per arrivare ai Playoffs ci sono tutte, ma per lottare contro le prime della classe sembra mancare ancora qualcosa.

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