Guida agli Utah Jazz 2025-2026

L’anno scorso sono stati la peggior squadra della lega e le premesse di questo inizio non sono tanto migliori: 0-2 in pre-season, in partite a punteggio altissimo prive di alcuna preparazione tattica; eppure, per la prima volta dopo anni, gli Utah Jazz hanno trovato una direzione precisa in cui muoversi, grazie allo sviluppo dei talenti pescati al Draft nei tempi recenti.

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Giocatori chiave

L’arrivo di Lauri Markkanen (A, 13.0 cr) nello Utah è stato visto come un punto di arresto alla carriera in rampa di lancio del lungo finlandese ed in effetti così è stato: vedere un giocatore così talentuoso, che va in nazionale ad EuroBasket e fa il panico, ‘sprecato’ in un contesto di rebuilding è un gran peccato, ma lo stesso Lauri sembra riluttante a spostarsi altrove; a dimostrazione di ciò, ha colto l’occasione di ergersi a leader assoluto di questo giovane gruppo, finendo addirittura all’All-Star Game e dando prova dello sviluppo intravisto negli anni spesi a Cleveland.
Vista la tendenza a sfiorare sempre anche la doppia cifra con i rimbalzi, a soli 13 crediti vi portate a casa uno dei migliori top per qualità/prezzo.

In un contesto con pochi schemi tattici, le geometrie di Isaiah Collier (G, 8.0 cr) sono rapidamente diventate imprescindibili: un playmaker di questa maturità al primo anno di NBA non si vedeva dai tempi di Haliburton a Sacramento, nonostante i margini di miglioramento siano ancora evidenti.
Il tiro non è da top, così come la shooting creation, ma la visione di gioco e le capacità a rimbalzo hanno pochi rivali fra i pari ruolo; inoltre, in una squadra che viaggerà a ritmi folli avrà grandi chances di sporcare il foglio statistico e ha già mostrato familiarità con le Triple Doppie, quindi su di lui si può puntare in vista di grandi plusvalenze.

Possibili sorprese

Non voleva essere scelto dai Jazz, ha montato un caos mediatico senza precedenti pre e post Draft ed ha addirittura raggiunto i compagni in netto ritardo, eppure Ace Bailey (A, 7.0 cr) è già il secondo miglior giocatore a roster: questa testa calda ha un talento che nello Utah non si vedeva da un bel po’ ed ha scollinato quota 20 punti in entrambe le prime apparizioni di pre-season.
Iniziare la carriera in un contesto così disimpegnato sarà la grande fortuna di Bailey, che avrà tempo di mettere a posto le sue intemperanze comportamentali e qualche lassismo difensivo di troppo senza alcuna pressione; intanto, a soli 7 crediti si porta a casa uno scorer purissimo, che da inconfondibili vibes alla Paul George ed ha la personalità (in questo caso anche troppa) per imporsi sin da subito.

L’altra grande sorpresa di questa pre-season è Brice Sensabaugh (A, 8.0 cr), giovane ala da 3&D che sta finalmente mostrando i miglioramenti al tiro che gli servono per effettuare lo step di crescita che lo porterà ad essere un titolare dei Jazz più competitivi; non costa poco, ma tutti gli insiders NBA si aspettano la sua consacrazione.

Giocatori da evitare

Kyle Filipowski (C, 8.0 cr) e Keyonte George (G, 9.0 cr) sono i due giovani più penalizzati dai nuovi arrivi, con il primo che dovrà sperare in qualche infortunio per ritagliarsi dello spazio ed il secondo che, finché non migliora la sua visione di gioco offensiva e difensiva, non può che essere relegato alla panchina, in una veste di sesto uomo che potrebbe stargli stretta.

Probabile quintetto:

PM: Isaiah Collier (Guardia, 8.0 Crediti)

G: Ace Bailey (Ala, 7.0 Crediti)

AP: Brice Sensabaugh (Ala, 8.0 Crediti)

AG: Lauri Markkanen (Ala, 13.0 Crediti)

C: Walker Kessler (Centro, 12.0 Crediti)

Power Ranking

La tendenza ad uno stile di gioco da Globetrotters comprometterà probabilmente un’altra stagione di questi Jazz, però l’arrivo di Bailey e la crescita di due giovani promettenti come Sensabaugh e Collier completano un quintetto ben definito, che gode anche di ottimi rincalzi dalla panchina; l’Ovest sembra troppo affollato per sperare in un’emersione già in questa stagione, ma finalmente il futuro sembra tornato roseo nello Utah.

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