Consigli Playoff, i 5 centri più interessanti
Dalle outsider alla difesa del titolo, ecco quali potrebbero essere i nomi dei centri più interessanti
Playoff alle porte, si comincia. È arrivato allora il momento di valutare con molta attenzione quali potrebbero essere i 5 centri più interessanti in ottica Dunkest tralasciando i nomi delle Superstar, il cui rendimento dovrebbe mantenere gli alti livelli della stagione appena conclusa.
Bam Adebayo (16.2 cr – MIA)
In un post su Instagram, qualche giorno fa, Dwyane Wade ha mostrato una conversazione con Adebayo in cui il centro degli Heat sfidava il suo mentore a credere che alla fine di questa stagione avrebbe avuto 16 punti di media, 10 rimbalzi e 5 assist di media. Missione compiuta per Bam che ha sorpreso non solo D-Wade, ma anche molti Fanta allenatori che molto probabilmente non si aspettavano un’esplosione così netta ed influente sulla squadra. Adebayo è uno dei 5 centri più interessanti da schierare per i playoff con un PDK di 31.4 di media. Il 23enne degli Heat appartiene ad una nuova generazione di lunghi, atletico, dinamico in fase di attacco e di difesa del canestro, con una visione di gioco che appartiene a pochissimi big-man della NBA. Per il primo turno di playoff contro gli Indiana Pacers, Adebayo potrebbe avere già molti punti per le mani considerata la sua tendenza a flirtare con doppie-doppie o triple-doppie. L’assenza di Domantas Sabonis potrebbe facilitare i giochi a Bam che comunque dovrà fare i conti con Myles Turner, ma se gli Heat passeranno il primo turno allora il numero 13 di Miami sarà un cliente scomodo per qualsiasi top-team.
Serge Ibaka (11,2 cr – TOR)
Un’altra stagione regolare chiusa avvicinandosi alla doppia doppia di media, 15.4 punti e 8.2 rimbalzi di media in 55 partite giocate. Serge Ibaka è uno dei tanti motivi per cui questi Toronto Raptors stanno facendo bene e vogliono difendere il trofeo vinto coi Golden State Warriors nell’ultima edizione delle Finals. In realtà, il congolese classe 1989 ha mostrato una certa continuità tra stagione regolare e playoff durante tutta la sua carriera e le prestazioni di questa stagione fanno pensare che fisico, esperienza e buone percentuali – 51% dal campo, 38.5% da tre – possano essere di grande aiuto ai canadesi che al primo turno affrontano i Brooklyn Nets, ma dal primo round in poi comincerebbero a competere con squadre di livello. Nei momenti più delicati, Serge Ibaka ha dimostrato di essere un giocatore su cui fare affidamento, come nei playoff della stagione passata. Fanta allenatori avvisati.
Steven Adams (12,7 cr – OKC)
Molto intrigante anche la scelta di Steven Adams. Il Neozelandese ha la seconda valutazione Dunkest media più alta della squadra con 23.8 ad allacciata di scarpe. Mettere Adams in quintetto potrebbe essere una mossa interessante tenendo conto della prossima avversaria ai playoff degli Oklahoma City Thunder. Gli Houston Rockets giocano senza un centro vero e proprio, tattica che potrebbe rivelarsi più utile in attacco che in difesa. Soprattutto se sotto le plance bisogna marcare uno come Steven Adams al quale, nonostante l’altezza e la stazza fisica, non manca la capacità di portare i suoi muscoli in giro per l’area. Non per voler paragonare questi Houston Rockets – senza Westbrook – ai Golden State Warriors, ma con lo small-ball GSW ebbe sostanziosi problemi ad arginare l’energia di Adams e compagni nella serie poi rimontata dal 3-1 di svantaggio nel 2016. Non è detto che non possa ripetersi anche per Houston, considerando che, al di là di Tyson Chandler, la squadra di D’Antoni non ha in roster un centro naturale.
Nikola Vucevic (15,2 cr – ORL)
Per Nikola Vucevic è appena terminata la nona stagione regolare della sua carriera in NBA, la sesta in doppia cifra e la seconda consecutiva con almeno 19 punti e 10 rimbalzi di media. In questa particolare edizione dei playoff all’interno della bolla, l’ala dei Magic sarà un elemento ancora più importante per coach Clifford. L’assenza di Mo Bamba costringerà, con ogni probabilità, il capo allenatore dei Magic a schierare l’All-Star della scorsa stagione qualche minuto in più rispetto a quanto fatto finora. Nelle 7 gare all’interno del Walt Disney Resort, il minutaggio del nativo di Morges ha sfiorato la soglia dei 30 minuti, ma contro i Milwaukee Bucks sarà costretto a fare gli straordinari. Vucevic ha preso parte a 3 dei 4 scontri tra Orlando e Milwaukee in stagione e i numeri sono incoraggianti: 18.7 punti, 9.6 rimbalzi e 4 assist di media. Per quanta riguarda il PDK, durante la stagione regolare ha fatto segnare un 30.8 di media. Si può fare un pensierino per il centro dei Magic.
Al Horford (10,8 cr – PHI)
Senza Ben Simmons per il resto della stagione, è probabile che coach Brett Brown schieri Al Horford come power forward titolare. Fino ad ora nella Bolla, l’ala ex Celtics si è mossa nell’ombra di Philadelphia uscendo dalla panchina: prestazioni lontanamente simili a quelle fatte vedere con le altre maglie che ha vestito nel corso della sua carriera. Ma l’infortunio di Simmons potrebbe essere l’occasione per cercare continuità facendo da spalla a Joel Embiid, condividere doveri e responsabilità cercando di mettere al servizio del compagno di reparto e alla squadra la sua esperienza. Con molti alti e bassi durante la regular season, Horford ha registrato 12 punti con 7 rimbalzi di media; il primo turno dei Philadelphia 76ers non sarà semplice, ma la sfida con la sua ex squadra potrebbe essere l’occasione perfetta per dimostrare il suo valore. Quello che spera anche Philadelphia.
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