Consigli FantaNBA, PO G12: tre nomi per ruolo

Anche le semifinali di Conference sono arrivate ai titoli di coda. Questa giornata rischia di diventare l’ultima con così tante squadre, le finali sono alle porte

Marcus Smart

Dopo la prova insufficiente fornita dai Rockets questa notte contro i Lakers di LeBron James, la serie sembra aver trovato un padrone. E’ ancora presto per alzare il pugno al cielo in segno di vittoria, se siete tifosi Lakers, o al contrario alzare bandiera bianca se simpatizzate per la squadra del Texas: gara 5 sarà fondamentale in questo senso e gli Houston Rockets dovranno vendere cara la pelle per cercare di riaprire una serie che, inizialmente, aveva dato indicazioni positive. I Clippers cercano in questa giornata di chiudere una guerra mai iniziata contro i Nuggets e stanotte alle 3.00 ci sarà gara 7 tra le due squadre che più ci stanno facendo divertire in questi playoff: Boston Celtics e Toronto Raptors.

Guardie

  • Kyle Lowry (Toronto Raptors, 14.6 cr): per l’ennesima volta in questi playoff il piccolo giocatore dei Raptors guida la lista dei consigliati. Vorrei anche provare a consigliare altri nomi ma Kyle sta dando vita a prestazioni meravigliose e anche quando i suoi Raptors non hanno fatto bene ha sempre dato il massimo. Difesa, tiri contestati, assist e tanta tanta grinta: uno di quei giocatori che vorresti avere sempre con te. Uno sportivo con la sua garra in gara7 ci sguazza, non può nascondersi e non lo farà. Nel bene o nel male sarà protagonista.
  • Marcus Smart (Boston Celtics, 10.6 cr): sì lo so è sempre rischioso (o poco intelligente) andare ad inserire in squadra un giocatore dopo una prestazione del genere ( tripla doppia con 47.8 pdk), ma ai playoff tutto cambia. Le convinzioni e gli assiomi lasciano spazio all’imprevedibilità e alle emozioni. Marcus Smart si ciba di questi due ingredienti: l’uomo da avere in gare da dentro o fuori.
  • Rajon Rondo (Los Angeles Lakers, 8.5 cr): viene da tre trentelli consecutivi. Vittima di critiche, alcune giuste altre esagerate, è la prova del fatto che spesso si fa l’errore di guardare allo sport e alle prestazioni individuali in maniera fredda, basandosi solamente sui dati a nostra disposizione. Dimentichiamo, invece, l’esistenza di fattori intangibili, di valenza esponenziale quando si arriva in questo momento della stagione. Questi fattori inarrivabili agli occhi e alle mani dell’essere umano ci dicono che per vincere c’è bisogno anche di esperienza, coraggio, letture corrette, che difficilmente trovano un riscontro oggettivo. Basta vederlo giocare per rendersi conto di come stia dominando questa serie. L’unico vero giocatore in grado di far rifiatare LeBron: fondamentale. Se i Lakers vogliono staccare il pass per le Finali il prima possibile, devono affidasi nuovamente al piccoletto, così fuori luogo quanto affascinante.

Ali

  • Anthony Davis (Los Angeles Lakers, 21.8 cr): guai a dare per spacciata Houston, se c’è una squadra in grado di accendersi e ribaltare i pronostici, sono loro. Detto questo, però, è innegabile come Anthony Davis sia stata l’arma principale usata dai Los Angeles Lakers per arginare la small ball di D’Antoni. Come da pronostico McGee e Howard non stanno mettendo piede in campo in questa serie (o comunque la somma dei loro minuti giocati dà un numero esiguo se confrontato ai minuti totale di battaglia giocata). Questo è un merito di Houston e ne va dato atto. Però non sono riusciti a limitare l’ex giocatore dei Pelicans. Anche se dovesse arrivare una sconfitta, la prestazione e il punteggio Dunkest elevato dovrebbero arrivare ugualmente.
  • Daniel Theis (Boston Celtics, 9.5 cr): il tedesco è uno di quei giocatori che sta beneficiando del cambio fisionomico che stanno subendo i quintetti delle squadre NBA. I centri sembrano scomparire dando spazio invece a giocatori versatili su entrambi i lati del campo. Theis è alto 2.03 m, non poco per una persona normale, molto poco per gli standard a cui ci avevano abituato i Centri. La sua prestazione nella serie è molto positiva, in gara 7 Boston avrà bisogno anche del suo apporto e dei suoi punti nel pitturato.
  • Markieff Morris (Los Angeles Lakers, 5.4 cr): nell’ultimo match contro gli Houston Rockets il gemello scarso è partito da titolare nella postazione, manco a dirlo, di centro. I Lakers hanno accettato il guanto di sfida dei Rockets e li stanno distruggendo assecondando i loro modi. Morris ha minuti e punti nelle mani e per di più il prezzo è molto basso. Se credete al 4-1 Lakers, dovete credere anche in lui.

Centri

  • Serge Ibaka (Toronto Raptors, 11.7 cr): il lungo naturalizzato spagnolo ha fornito delle prestazioni da capogiro in questi playoff. Nella serie contro Boston ha però faticato e ciò ha comportato un abbassamento del suo prezzo Dunkest. Potrebbe essere l’ultima partita valida per prenderlo, non mi lascio sfuggire questa occasione: la doppia doppia è sempre dietro l’angolo con lui.
  • Ivica Zubac (Los Angeles Clippers, 9.6 cr): Doc Rivers crede in lui ma non troppo. Il minutaggio è alto ma non troppo, il prezzo pure, il punteggio idem. Non aspettatevi molto ma nella penuria di centri, l’ex Lakers può essere una manna dal cielo. Soprattutto se credete che i Clippers abbiano la vittoria, e quindi il +3, in tasca.
  • Robert Williams III (Boston Celtics, 5.7 cr): anche lui consigliato più per mancanza di alternative valide che per altro. Non me la sento di consigliare Jokic perché nonostante abbia tutte le carte in regola per fare bene, credo che ci siano poche speranze di vittoria per i Nuggets. Preferisco investire in altri ruoli e risparmiare qualche credito portandosi a casa comunque un giocatore che il campo lo vede e qualche punticino lo fa. Potrebbe essere una scelta saggia.

Head Coach

Doc Rivers (Los Angeles Clippers, 11.8 cr): tra coach vincente e coach perdente ballano almeno 30 pdk. Scegliere tra Boston e Toronto è come scegliere tra testa o croce, i Lakers sono favoriti ma Houston è una realtà da rispettare e a me non piace affidarmi al caso. Risparmiate qualche credito (magri proprio quelli dei centri?) e affidatevi al buon Doc Rivers.


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