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Fedor: “I Cavs non hanno bisogno di LeBron James come nel 2014”

Il front office dei Cavaliers, ma soprattutto la franchigia, non ha bisogno di LeBron James come nel 2014, secondo Fedor

La saga di LeBron James a Cleveland ha assunto contorni leggendari da quando nel giugno del 2016 “The Kid from Akron” ha portato in Ohio il primo titolo NBA, nella sua seconda parentesi con i Cavs.

Sono in molti tra gli appassionati NBA quelli che auspicano un terzo capitolo nella storia tra LBJ e la franchigia che lo scelse al Draft nel 2003, che oggi per la prima volta sembra in grado di camminare con le proprie gambe, grazie ad un core giovane e la recente acquisizione di Donovan Mitchell.

Per questo, secondo l’insider NBA Chris Fedor, il board dei Cavaliers potrebbe aprire al secondo ritorno di LeBron James solo a determinate condizioni.

Penso che potrebbero essere aperti alla cosa alle loro condizioni, molto diverse da quelle del suo primo ritorno nel 2014. Quando ingaggi LeBron muovi tante cose: vuole potere, influenza nelle decisioni su roster e staff, vuole essere al centro di tutto. I Cavs non vogliono una situazione del genere, sono contenti di ciò che hanno, mentre nel 2014 avevano bisogno di un salvatore

Chris Fedor

Si tratterebbe di una chiusura di carriera romantica, ma i Cavs non faranno i salti mortali affinché succeda: LBJ ha un contratto coi Lakers fino al 2024, con la possibilità di estenderlo tramite player option… chissà che allo scadere dell’accordo coi gialloviola, non decida di ritornare al proprio nido scrivendo l’ultima pagina della propria carriera NBA al fianco dei figli Bronny e Bryce.

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