Lakers, la trade Horton-Tucker andava impostata diversamente?
Secondo molti insider, i gialloviola avrebbero dovuto scambiare Horton-Tucker per una/due scelte future al primo giro
Capisco la frustrazione dei tanti tifosi Lakers, in particolare dopo due off-season condotte in maniera particolarmente dubbiosa da parte della società. Quest’anno, costretti nuovamente a ricostruire da capo un intero supporting-cast, Rob Pelinka e soci hanno firmato al minimo giocatore si giovani, ma poco affidabili, ed intraprendendo scambi tutt’altro che convincenti.
Rifirmare Talen Horton-Tucker e lasciar partire Alex Caruso è stata una follia, in particolare dopo la pessima passata stagione da parte del prodotto di Iowa State. Quest’anno, considerate le ambizioni da titolo dei gialloviola e la poca esperienza di THT, la società ha cercato fin da subito di sistemare altrove la giovane guardia.
Con degli Utah Jazz apparentemente pronti ad uno smantellamento e ad un rebuild totale e pronti a scambiare qualsiasi giocatore avanti con l’età, i Lakers avevano individuato in Patrick Beverley quel tipo di giocatore che serviva in squadra. Dopo un’ottima stagione a Minneapolis, in cui aveva dimostrato grandi doti di leadership e solidità difensiva, l’ex Clippers sta adesso tuttavia faticando non poco a trovare spazio e continuità.
Ennesima trade buttata al vento, soprattutto considerando il buon impatto di Horton-Tucker a Salt Lake City? Forse è troppo presto per dirlo, ma l’impressione è che i Lakers, da due anni a questa parte, non ne stiano azzeccando una.
Secondo l’insider Dave McMenamin, i Toronto Raptors avevano offerto in estate una scelta futura al primo giro più il contratto di Khem Birch per accaparrarsi THT. Poteva essere un’opportunità da non perdere, soprattutto considerando la carenza di scelte al Draft in casa gialloviola. Tuttavia Pelinka pare aver rifiutato immediatamente l’offerta, convinto com’era ( forse da qualcun altro con la numero 6 nell’ambiente) che dovesse arrivare un giocatore già pronto ed esperto.
Il risultato è quello che vediamo oggi, cioè un Patrick Beverley funzionante solo a sprazzi in difesa, e che sta tirando con il 27% dal campo ed il 24% dall’arco. Non benissimo per un giocatore che anno scorso è stata la vera bussola della buona stagione dei Minnesota Timberwolves.