GSW, Wiseman potrebbe salutare entro la Trade Deadline

Un contratto non sostenibile e lo scarso approccio in campo avrebbero spinto Golden State a sbarazzarsi prima possibile di James Wiseman

James Wiseman porta palla

Se nella NBA esistessero i prestiti secchi tipici del mondo del calcio, i Golden State Warriors ne avrebbero ben donde nel mandare i propri giovani talenti a farsi le ossa altrove. Nella baia questa potrebbe essere l’ultima stagione disponibile per vincere l’ennesimo anello, e di conseguenza lo spazio per far crescere i prospetti si assottiglia sempre di più.

Se però Jonathan Kuminga, atleta da paura e scorer sottovalutatissimo, sembra aver trovato modo di esprimere il proprio potenziale, grazie alla fiducia riposta in lui da Steve Kerr, giocatori come James Wiseman e Moses Moody sembrano ormai destinati a lasciare San Francisco.

Il numero 33, al rientro dopo una stagione lontana dai campi per infortunio, non riesce proprio a trovare il suo ruolo e ad entrare nel sistema di gioco. Quando venne selezionato come seconda scelta assoluta al Draft 2020, i Warriors avevano intravisto in lui il centro del futuro, ma invece le cose sono andate diversamente.

Con un salario da 9 milioni quest’anno ed oltre 12 l’anno prossimo, la presenza di Wiseman crea problemi anche sotto il monte stipendi, con Golden State decisa a cederlo per avere quantomeno un briciolo di speranza in più di trattenere Draymond Green. Sembrano essere diverse le franchigie in rebuild interessate al giovane lungo, con San Antonio, Detroit ed Indiana in prima linea.

I Dubs potrebbero impacchettare dunque una trade inserendo anche Moody ed una scelta futura per arrivare ad un tiratore esperto in grado di allungare le rotazioni ed aiutare la squadra a risalire nella Western Conference. Si fanno i nomi di Doug McDermott, Josh Richardson ed Alec Burks come principali opzioni.

Golden State è la squadra con il monte salari più alto della NBA, e di conseguenza snellire il roster servirebbe anche per abbassare la quota, considerando i contratti a salire dei vari Steph Curry, Klay Thompson, Andrew Wiggins e Jordan Poole.

Bob Myers e soci dovranno studiare attentamente la situazione, e decidere il da farsi nel più breve tempo possibile.

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