Mercato NBA, Guida agli Charlotte Hornets 2020/21

La squadra di Sua Altezza Aerea si ritrova come è successo spesso a ripartire dal Draft: gli Hornets hanno la terza scelta e proveranno ad ottenere il massimo possibile

Il logo degli Hornets

Charlotte Hornets e Draft NBA, una storia d’amore non corrisposto. Non è un film ma la triste realtà dall’avvento di Michael Jordan come proprietario della squadra. L’ultima, e per ora unica, mossa utile è stata Kemba Walker nel 2011.

Breve recap Draft Hornets

  • Selezionano Tobias Harris nel 2011 (davanti a Jimmy Butler) per scambiarlo immediatamente.
  • Prendono Kidd-Gilchrist nel 2012 come seconda scelta assoluta: dietro di lui vengono chiamati Damian Lillard, Andre Drummond, Bradley Beal e Draymond Green.
  • 2013, quarta scelta: chiamano Cody Zeller preferendolo a Giannis Antetokounmpo e Rudy Gobert.
  • 2015, nona scelta, Frank Kaminsky: stavolta è andata bene a Devin Booker e Montrezl Harrell. 2017: Malik Monk. Due scelte dopo sono stati chiamati Donovan Mitchell e Bam Adebayo.

Insomma, molti addetti ai lavori si chiedono come gli Hornets sprecheranno la terza scelta di quest’anno o se per una volta riusciranno a farla fruttare e riportare un po’ di entusiasmo allo Spectrum Center.

I punti fermi

Difficile dire come vorranno gestire questa finestra di mercato, si possono fare solo delle ipotesi. I giocatori intorno a cui costruire sembrano comunque essere quattro: Terry Rozier, Devonté Graham, PJ Washington e Miles Bridges.

Giovani, talentuosi ma non ancora ottimamente organizzati in campo, alcuni ancora in piena maturazione come Washington e Bridges, al loro secondo e terzo anno nella lega. Chiaramente il livello offerto non è quello di altre squadre, ma questo quartetto ha fatto vedere un ottimo basket, soprattutto all’inizio della stagione.

I Free Agent

Saranno sul mercato svincolati Bismack Biyombo, Willy Hernangomez e Dwane Bacon, per un totale di 20 milioni di spazio salariale.

Ancora da vedere è il destino di Nicolas Batum: il trentunenne francese potrà far valere la Player Option o diventare Free Agent, liberando altri 24 milioni sul Salary Cap. Vista l’età e l’annata non propriamente entusiasmante è difficile pensare che gli Hornets vorranno puntare ancora su di lui.

La terza scelta al Draft NBA

Secondo la nostra classifica la terza chiamata spetta nientemeno che a Lamelo Ball. Il più piccolo dei Ball Brothers era stato accostato anche alla prima scelta visto quanto mostrato nell’ultima stagione in Australia, ma molti Mock Draft lo hanno poi visto scendere alla numero tre.

Melo non parte bene, i primi colloqui con le squadre interessate non sono andati come sperato perciò il suo destino al prossimo Draft del 18 novembre è ancora incerto.

Se Charlotte decidesse di puntare su di lui si troverebbe una potenziale star in casa, un playmaker di due metri e tre con mani educatissime e ampio margine di miglioramento. Il gioco delle parti può però vedere salire e scendere le quotazioni dei vari rookie in qualsiasi momento a seconda delle necessità, perciò attenzione alle sorprese.

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