Tre Trade per il Rebuilding dei Miami Heat

Dopo le dichiarazioni di Pat Riley, il futuro di Jimmy Butler sembra ormai segnato, ma l’ombra di un rebuilding emerge all’orizzonte per i Miami Heat

Jaime Jaquez Jr Heat

Nonostante le smentite ufficiali di Pat Riley, i principali media e insider americani sembrano ormai certi: Jimmy Butler lascerà i Miami Heat, e lo farà prima della trade deadline, fissata per il 6 febbraio 2025.4o mini

L’ex 76ers, dopo più di cinque stagioni trascorse in Florida e due apparizioni alle Finals NBA, avrebbe manifestato l’intenzione di lasciare la franchigia guidata dall’head coach Eric Spoelstra per trasferirsi in una contender e cercare di giocarsi le ultime chance per conquistare il tanto agognato Titolo NBA.

È positivo essere al centro dell’attenzione. Non credo che esista una pubblicità negativa… almeno fino a un certo punto

Jimmy Butler

Le principali candidate ad accogliere Butler sembrano essere i Phoenix Suns, seguiti a breve distanza dai Golden State Warriors e dai Dallas Mavericks, con Houston Rockets e Brooklyn Nets che restano sullo sfondo.

Un’eventuale partenza di un giocatore del calibro di Butler costringerebbe i Miami Heat a porsi diversi interrogativi sul futuro, spingendoli a considerare se potrebbe essere una mossa intelligente rinunciare ad altri pezzi pregiati del roster per avviare un vero e proprio progetto di rebuilding attorno alla coppia Tyler Herro-Bam Adebayo.

Terry Rozier

Arrivato in Florida lo scorso anno, la guardia ex Boston Celtics e Charlotte Hornets rappresenta una pedina importante che i Miami Heat potrebbero cedere a una contender in cambio di un potenziamento del proprio draft capital.

Un giocatore con l’esplosività e la qualità di Rozier sarebbe un ottimo innesto per rinforzare la second unit di qualsiasi franchigia NBA, in particolare per una squadra giovane e con ampio spazio salariale come i Memphis Grizzlies.

Alec Burks

La guardia/ala piccola Alec Burks, giocatore molto esperto e abile al tiro, è il classico profilo d’esperienza per una squadra in cerca di un tiratore eccellente per la propria second unit.

Difficile, però, trovare una franchigia disposta a spendere una scelta al primo giro per il classe ’91; è più probabile che gli Heat si “accontentino” di diverse seconde scelte, con l’obiettivo di scovare la nuova steal del draft (il prossimo Nikola Jokic, Draymond Green o lo stesso Butler, per intenderci).

Duncan Robinson

Lo stipendio da oltre 19 milioni di dollari all’anno di Robinson potrebbe rappresentare un ostacolo per diverse franchigie NBA, motivo per cui la dirigenza degli Heat dovrà essere molto abile nel trovare una soluzione che possa accontentare tutte le parti coinvolte.

Qui sotto abbiamo ipotizzato una trade con Los Angeles Clippers e New York Knicks che porterebbe in Florida una prima scelta e due seconde scelte, oltre a giocatori esperti funzionali al processo di ricostruzione.

Queste trade, applicabili anche contemporaneamente – una non esclude l’altra – aumenterebbero di ben due prime scelte e otto seconde il draft capital della franchigia della Florida, dando loro la possibilità di ricostruire il roster attorno a Tyler Herro, Bam Adebayo, Nikola Jovic, Jaime Jaquez Jr. e Kel’el Ware.

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