Pat Riley sul futuro degli Heat: “Non vogliamo una lunga ricostruzione”
Dopo una stagione ampiamente al di sotto delle aspettative e lo sweep subito ai playoff, Pat Riley annuncia cambiamenti importanti

L’ultima stagione dei Miami Heat è stata, senza mezzi termini, una delle più deludenti della loro storia recente. Dopo aver chiuso la regular season al decimo posto con un record negativo di 37 vittorie e 45 sconfitte, la squadra ha incassato un’umiliazione nei playoff: un sonoro 4-0 contro i Cleveland Cavaliers, con scarti clamorosi di 37 e 55 punti nelle ultime due partite.
A condizionare pesantemente la stagione è stata la complicata gestione del caso Jimmy Butler. Le tensioni interne, le sospensioni disciplinari e le uscite polemiche che hanno caratterizzato la prima parte dell’annata hanno incrinato definitivamente i rapporti, sfociando nella sua cessione ai Golden State Warriors, ufficializzata lo scorso 6 febbraio.
Per la prima volta da allora, Pat Riley è tornato a parlare pubblicamente della situazione:
È finita. Gli auguro il meglio, buona fortuna a lui, e spero che nel profondo del cuore anche lui auguri il meglio a noi. Non mi scuserò per aver detto no a un’estensione contrattuale quando non eravamo obbligati a farla. E non credo di doverlo fare
Pat Riley
Riley fa riferimento al rifiuto da parte degli Heat di un’estensione contrattuale da 113 milioni in due anni per Butler, decisione che ha rappresentato il primo vero segnale della rottura tra le parti.
Per coach Erik Spoelstra si apre ora una nuova fase, con l’obiettivo prioritario di ricostruire un roster all’altezza delle ambizioni della franchigia. Un compito che passerà anche da scelte coraggiose sul mercato. Pat Riley, da parte sua, è stato chiaro:
Penso che dobbiamo fare dei cambiamenti. Non c’è dubbio che ci debba essere qualche cambiamento. È un processo. Ma non voglio affrontare una lunga transizione, e nemmeno la proprietà
Pat Riley
Tutto ruoterà attorno alla prossima Free Agency NBA, che si preannuncia cruciale per delineare il futuro immediato della franchigia. Sarà in quella fase che si capirà se Miami intende rilanciarsi subito ai vertici della Eastern Conference o se, al contrario, opterà per una ricostruzione più graduale.
Negli ultimi anni, anche con Jimmy Butler come guida tecnica ed emotiva, gli Heat non hanno mai affondato il colpo per costruire una squadra davvero da titolo NBA. Ora, senza un vero leader, il bivio è inevitabile.