Magic Johnson critica i Lakers: “Pagato a caro prezzo gli addii di Caldwell-Pope e Caruso”
I Lakers, dopo il titolo 2020, hanno perso talenti chiave come Caldwell-Pope e Caruso, scelte che hanno acceso critiche e dubbi sul futuro della franchigia

Nonostante, nelle ultime quindici stagioni, i Los Angeles Lakers abbiano conquistato un solo titolo NBA (nel 2019-20), le aspettative restano altissime anno dopo anno, spinte dalla gloriosa storia della franchigia californiana.
Le grandi attese, però, non sempre si traducono in risultati: dopo l’eliminazione al primo turno dei Playoff 2025 per mano dei Minnesota Timberwolves, sulla squadra di JJ Redick si è addensato un alone di critiche, arrivate anche da coloro che in passato ne hanno costruito la leggenda.
Uno su tutti è Earvin “Magic” Johnson, icona della franchigia ed ex presidente delle operazioni cestistiche, che non ha mai esitato a far sentire la sua voce, sia per criticare sia per sostenere la squadra che ha contribuito a rendere un marchio globale.
Durante una recente apparizione al podcast First Take, Magic ha lanciato un messaggio chiaro alla dirigenza gialloviola, accusandola di aver lasciato sfuggire diversi talenti che avrebbero potuto aiutare notevolmente la squadra a compiere quel salto di qualità necessario per tornare alle NBA Finals per la seconda volta dal 2010.
L’ex numero 32 dei Lakers è convinto che la dirigenza gialloviola abbia lasciato andare troppo facilmente due giocatori in particolare, arrivati proprio durante gli anni della sua presidenza operativa.
La cosa che più mi ferisce è che i Lakers abbiano perso Kentavious Caldwell-Pope, fondamentale per i Nuggets nel 2023. E ora stiamo vedendo quanto Alex Caruso, a OKC, stia facendo la differenza. Erano i nostri migliori difensori on ball: avevo avvisato i Lakers che perderli sarebbe stata una grave cantonata
Magic Johnson
Dopo il titolo conquistato nel 2020 nella “bolla” di Orlando, i Lakers sembravano avere tutte le carte in regola per competere ai massimi livelli. LeBron James e Anthony Davis erano nel pieno della forma, la squadra vantava un’identità difensiva solida e giocatori come Kentavious Caldwell-Pope e Alex Caruso ricoprivano ruoli chiave su entrambi i lati del campo.
Nel 2021, però, una stagione segnata dagli infortuni ha portato i gialloviola a uscire al primo turno dei playoff, sconfitti dai Phoenix Suns. È seguito un netto cambio di rotta: i Lakers hanno effettuato una trade clamorosa per acquisire Russell Westbrook, cedendo proprio Caldwell-Pope a Washington. Poco dopo è arrivata anche la discussa decisione di lasciar partire Alex Caruso come free agent.
Se i Lakers avessero deciso di mantenere il loro core – che in quegli anni ha visto passare giocatori di alto livello come Josh Hart, Brandon Ingram, Julius Randle e Kyle Kuzma – chissà se oggi i Boston Celtics sarebbero ancora la franchigia più titolata nella storia della NBA.