Cooper Flagg punta al miliardo di dollari entro il 2038
Con un contratto da 62.7 milioni nei primi 4 anni e sponsor già pronti a investire, il rookie dei Mavericks è destinato a diventare uno degli atleti più ricchi della storia

Essere scelti con la prima chiamata assoluta in un Draft professionistico dovrebbe significare il massimo riconoscimento per un giovane talento. Ma non tutte le “prime scelte” vengono pagate allo stesso modo. Anzi, nel 2025 il divario economico tra i migliori prospetti delle leghe nordamericane è diventato impressionante – soprattutto se si confrontano NBA e NHL.
Mentre Matthew Schaefer, selezionato dagli Islanders al primo posto del Draft NHL, guadagnerà poco meno di un milione di dollari nella sua stagione da rookie, Cooper Flagg, scelto dai Dallas Mavericks, incasserà 13.8 milioni solo nel primo anno. Una sproporzione che non è solo questione di cifre, ma di modello sportivo, visibilità globale e peso commerciale del singolo atleta.
Il contratto da rookie firmato da Flagg vale 62.7 milioni in 4 anni, a cui si aggiungono bonus legati alle prestazioni e potenziali aumenti futuri in caso di inserimento nei quintetti All-NBA o premi individuali.
In prospettiva, se tutto andasse secondo le previsioni, Flagg potrebbe avvicinarsi al miliardo di dollari entro il 2038, contando anche gli sponsor. In NHL, invece, anche i giocatori di livello assoluto raramente superano i 100 milioni di guadagni totali in carriera.
Le prime 10 scelte NBA: un tesoro garantito
Anche per gli altri rookie NBA, le cifre sono da capogiro. Ecco una panoramica dei contratti dei primi 10 scelti al Draft 2025:
Rookie | Squadra | Contratto |
Cooper Flagg | Dallas Mavericks | 62.7 milioni |
Dylan Harper | San Antonio Spurs | 56.1 milioni |
VJ Edgecombe | Philadelphia 76ers | 50.4 milioni |
Kon Knueppel | Charlotte Hornets | 45.5 milioni |
Ace Bailey | Utah Jazz | 41.2 milioni |
Tre Johnson | Washington Wizards | 37.4 milioni |
Jeremiah Fears | New Orleans Pelicans | 34.2 milioni |
Egor Demin | Brooklyn Nets | 31.3 milioni |
Collin Murray-Boyles | Toronto Raptors | 28.8 milioni |
Khaman Maluach | Phoenix Suns | 27.4 milioni |
In NHL, il tetto massimo per un contratto da rookie si aggira intorno ai 950.000 dollari l’anno, con bonus relativamente modesti. Persino diventare una superstar non garantisce un salto salariale fino alla fine del contratto entry-level.
Perché la NBA paga di più?
Alla base di questo squilibrio c’è il business. La NBA genera più ricavi di qualsiasi altra lega (esclusa la NFL), grazie a contratti TV internazionali, sponsor globali e marketing incentrato sui singoli giocatori. In NBA, i volti degli atleti sono il brand. Nella NHL, il gioco resta protagonista.
Il messaggio per le future generazioni di atleti è chiaro: se hai talento e possibilità di scelta, il basket è la via più rapida verso la ricchezza.