Josh Giddey vuole un contratto da 150 milioni di dollari

Giddey spinge per il rinnovo da 30 milioni l’anno dopo la miglior stagione in carriera: il suo futuro però è nelle mani dei Bulls

Josh Giddey, Chicago Bulls, in palleggio

Josh Giddey è al centro delle trattative contrattuali tra presente e futuro. Dopo una stagione incoraggiante con i Chicago Bulls, il playmaker australiano – arrivato lo scorso giugno in cambio di Alex Caruso – è Restricted Free Agent e punta a un’estensione importante. Ma tra domanda e offerta sembra esserci distanza.

Scelto alla n°6 del Draft 2021 dagli Oklahoma City Thunder, Giddey ha vissuto a Chicago una delle sue migliori annate, chiusa con 14.6 punti, 8.1 rimbalzi e 7.2 assist di media. Tutti massimi in carriera, insieme al 37.8% da tre e a un’efficienza complessiva (TS% 57.0) in costante crescita. E tutto questo con meno minuti rispetto alle stagioni precedenti. Numeri che hanno rafforzato le sue richieste in fase di rinnovo.

Secondo Joe Cowley del Chicago Sun Times, Giddey e il suo entourage vorrebbero un contratto simile a quello firmato da Jalen Suggs con Orlando: cinque anni per 150,5 milioni di dollari, 30 milioni a stagione (la stessa richiesta di Kuminga ai Warriors). Una cifra che Chicago, almeno per ora, non sembra intenzionata a garantire.

Secondo una fonte, i Bulls e Josh Giddey stanno mantenendo un dialogo positivo, ma il suo entourage è fermamente ancorato alla richiesta di un contratto simile a quello di [Jalen] Suggs, pari a 30 milioni a stagione

Joe Cowley

Suggs, selezionato un posto prima di Giddey nello stesso Draft e più anziano di un anno e mezzo, è considerato uno dei migliori difensori sul perimetro della lega. Ma Giddey, con la sua visione di gioco, il suo impatto a rimbalzo e un fisico fuori scala per il ruolo (203 cm), è un playmaker unico nel suo genere e ha numeri offensivi più solidi del collega di Orlando.

I Bulls, lontani dai vertici della Eastern Conference, devono decidere se puntare sul talento di Giddey come parte del futuro o considerarlo una pedina di valore sul mercato. Un contratto front-loaded, simile a quello di Suggs, potrebbe rappresentare un compromesso: oneroso all’inizio, ma sostenibile negli anni centrali del progetto.

In ogni caso, il valore di Giddey non è più in discussione. La domanda ora è: sarà Chicago a credere davvero in lui?

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