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Il braccio di ferro tra Nuggets e Panathinaikos per Valanciunas

Prosegue il caso Valanciunas: sarebbero stati i suoi rappresentanti a promettere al Panathinaikos un buyout impossibile

Sembrava la mossa giusta per i Denver Nuggets: con l’arrivo di Jonas Valančiūnas via trade da Sacramento, la squadra aveva finalmente trovato un centro di riserva affidabile alle spalle di Nikola Jokić. Ma il quadro si è complicato in fretta. Subito dopo l’annuncio dell’accordo, è emersa la notizia del forte interesse del Panathinaikos e del desiderio del giocatore lituano di tornare in Europa.

Denver, però, non ha alcuna intenzione di lasciarlo andare. L’organizzazione ha già chiarito di voler trattenere Valančiūnas, legato da un contratto biennale da 20,4 milioni di dollari complessivi, dando vita a un braccio di ferro tra le parti.

Eppure, secondo il giornalista George Zakkas di SDNA, non sarebbe stato il Panathinaikos a fare la prima mossa, bensì l’entourage di Valančiūnas, che avrebbe addirittura “garantito” al club greco che il giocatore sarebbe stato liberato dall’accordo NBA – senza consultare la dirigenza dei Nuggets.

Una promessa azzardata, che ha generato confusione tra Atene e Denver. I Nuggets non sembrano disposti a trattare, e se Valančiūnas volesse davvero forzare la mano per tornare in Europa, dovrebbe rinunciare a tutti i 20 milioni garantiti dal contratto. Una cifra enorme, considerando che il giocatore più pagato dell’Eurolega nella scorsa stagione (Sasha Vezenkov, ala dell’Olympiakos, ndr) ha guadagnato poco più di 4 milioni.

Forse Valančiūnas è stanco del ruolo da riserva e vuole tornare protagonista. Ma per farlo, dovrà essere pronto a pagare un prezzo altissimo.

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