T’Wolves vicini a Lillard: “C’era interesse reciproco”

Minnesota puntava a firmare Lillard per fare coppia con Anthony Edwards: il grande what if della off season dei Timberwolves

Anthony Edwards e Damian Lillard, in T'Wolves-Blazers

Prima che Damian Lillard decidesse di tornare ai Portland Trail Blazers, alimentando la speranza dei tifosi di Rip City, si era fatto largo un altro scenario che aveva acceso le fantasie degli appassionati NBA: il possibile approdo del playmaker ai Minnesota Timberwolves.

Secondo alcune fonti, infatti, Lillard e i Wolves avevano manifestato un interesse reciproco. Sebbene l’affare non si sia concretizzato, l’ipotesi ha fatto subito parlare di un potenziale colpo che avrebbe potuto cambiare le carte in tavola per Minnesota.

Lillard ha firmato un contratto triennale da 42 milioni di dollari con Portland, includendo una player option e una clausola no-trade. Salterà la prossima stagione per recuperare dall’infortunio al tendine d’Achille, con l’obiettivo di tornare nel 2026.

Il suo ritorno rappresenta la prosecuzione di una storia iniziata nel 2012, quando fu scelto al sesto posto nel Draft. In undici stagioni con i Blazers, Lillard è diventato il miglior marcatore di sempre della franchigia e uno dei giocatori più elettrizzanti della lega.

Per Minnesota, invece, è stata una grande occasione persa. La squadra guidata dalla giovane stella Anthony Edwards ha dimostrato di avere talento, ma fatica a superare il confine dei playoff profondi. Lillard avrebbe potuto rappresentare quell’esperienza e leadership necessarie per fare il salto di qualità.

Nonostante i 35 anni e l’infortunio, Lillard porta con sé una mentalità da campione e un carisma che avrebbero potuto completare il roster dei Wolves. L’idea di un anno di pausa per rientrare al 100% nel 2026, insieme a una crescita del nucleo giovane, era un piano plausibile e potenzialmente vincente.

Alla fine, Lillard ha scelto la fedeltà a Portland, tornando a casa per chiudere un capitolo iniziato più di un decennio fa. Minnesota resta a guardare, consapevole che quella rimane una delle più grandi occasioni mancate dell’offseason.

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