Il rinnovo di Mikal Bridges chiude alla trade per Giannis

I Knicks rinnovano Bridges e chiudono la porta a Giannis Antetokounmpo, almeno per ora. Ecco perché blocca la trade per il due volte MVP

Giannis Antetokounmpo e Mikal Bridges, in Bucks-Knicks

Il matrimonio tra Giannis Antetokounmpo e i New York Knicks non si farà. Non ora, e con ogni probabilità, nemmeno in futuro. Con l’estensione da 150 milioni di dollari firmata da Mikal Bridges, il front office newyorkese ha messo nero su bianco una scelta precisa: chiudere la porta a ogni ipotesi Giannis e consolidare il progetto tecnico già in corso.

Secondo l’insider Jake Weinbach, i Knicks avrebbero temporeggiato sul rinnovo di Bridges proprio per mantenere margine salariale in caso di un’improvvisa apertura da parte del due volte MVP. Ma quel margine è ora svanito, e con esso anche le illusioni.

Le voci parlavano di uno stallo strategico per tenere la pista Giannis viva – ha scritto Weinbach su X – ma con l’accordo chiuso, è evidente che anche le altre squadre hanno accettato che Antetokounmpo non si muoverà da Milwaukee

Jake Weinbach

Un’ammissione che segna la fine di un altro sogno stellare per i Knicks, da anni protagonisti di rincorse finite nel nulla: LeBron James, Kevin Durant, ora Giannis. I tifosi dovranno farsene una ragione, ma la realtà dice che New York ha già un roster pronto a competere, che la franchigia può puntellare ancora grazie alla flessibilità finanziaria garantita dalla vantaggiosa estensione di Bridges.

È la fine di un altro sogno dorato per i Knicks, da anni inseguono stelle – LeBron, Durant, ora Giannis – e tutte svaniscono. I tifosi dovranno farsene una ragione: New York ha già un roster solido, e con il rinnovo intelligente di Bridges mantiene la flessibilità per rinforzarsi, muovendosi sotto il second apron.

Reduce da una stagione solida da 17.6 punti, 3.2 rimbalzi e 3.7 assist a partita, l’ex Nets è stato subito blindato. La dirigenza considera Bridges un pilastro del presente e del futuro, in un gruppo che oggi può contare su continuità, profondità e identità.

Dall’altra parte, anche a Milwaukee le acque si sono calmate. Dopo la turbolenta separazione da Damian Lillard, le voci su un possibile addio di Giannis si erano intensificate. Ma la scelta di restare del due volte MVP, confermata dai segnali interni alla franchigia, parla di fedeltà e di un progetto che ruoterà ancora attorno al greco.

La NBA ha bisogno di scosse, ma stavolta il terremoto non ci sarà. Antetokounmpo resta ai Bucks, i Knicks guardano avanti senza di lui. Un altro capitolo chiuso, senza colpi di scena.

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