Il futuro di LeBron James potrebbe essere ai Cavs

Obiettivo titolo NBA per i Cavs, ma in caso di fallimento attenzione al possibile ritorno di LeBron James

LeBron James in maglia Los Angeles Lakers contro i Cleveland Cavaliers

I Cleveland Cavaliers si affacciano a una stagione che potrebbe cambiare il loro futuro. Dopo un’annata da 64 vittorie e un’uscita al secondo turno, la pressione è altissima: la Eastern Conference, complice l’assenza di Tyrese Haliburton e Jayson Tatum, appare più aperta che mai.

Anche per il 2025/26, i Cavs (tornano a giocare un Christmas Game dopo quello del 2017) arriveranno all’inizio della Regular Season con una squadra attrezzata in ogni reparto. Hanno perso Ty Jerome – sesto uomo da 13 punti di media con il 43% da oltre l’arco, oltre che pedina chiave nello scacchiere di coach Atkinson -, ma sono comunque completi e contro OKC si accoppiano bene.

Eppure, sullo sfondo, aleggia un’ipotesi suggestiva: il ritorno di LeBron James. Lo stesso dirigente non ha dubbi:

Se i Cavs non vincono, li vedo puntare forte su di lui. Gilbert vuole un Titolo senza LeBron, ma a quel punto aggiungerlo sarebbe un cheat code. Anche a 42 anni resta un’elite

Dirigente NBA anonimo a Cavaliers Nation

Con Donovan Mitchell, Darius Garland, Evan Mobley e Jarrett Allen, Cleveland ha un nucleo da Titolo e conta di crescere dall’interno. Nessun colpo di mercato estivo, ma un anno in più di esperienza e chimica per affrontare la corsa all’anello.

LeBron, intanto, è legato ai Lakers fino al 2026, ma il rapporto con la dirigenza sembra non essere più dei migliori. Il contratto in scadenza, la volontà di proseguire almeno fino all’arrivo in NBA del figlio Bryce e l’opportunità di chiudere la carriera dove tutto è iniziato rendono il ritorno un’ipotesi da favola.

Per i Cavs, questa è la stagione della verità. Se fallissero, la tentazione di riaccogliere James potrebbe trasformarsi da sogno romantico a strategia concreta per riportare a Cleveland il Larry O’Brien Trophy.

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