Westbrook ai Rockets: Opportunità o rischio per Houston?
Kevin Durant chiama Russell Westbrook ai Rockets. Tra opportunità di transizione e rischi di spacing, il suo possibile arrivo divide gli esperti
Con Kevin Durant che pubblicamente si è manifestato come suo grande sponsor, Russell Westbrook potrebbe finire a Houston come last minute? L’argomento può essere di stretta attualità considerando l’infortunio di VanVleet e la mancanza di un handler solido per i Rockets.
Con le due alternative Holiday e Sheppard, che in preseason hanno lanciato segnali non sempre incoraggianti. Soprattutto il secondo, per il rischio di palle perse in impostazione.
Avrebbe senso per i Rockets firmarlo?
Perché SI
- Budget potenzialmente limitato per la gestione completa del rischio, con conoscenza già dell’ambiente dove ha già giocato, oltre che esperienza a fianco di KD: l’impatto di Russ in squadra potrebbe essere indolore, pur se aggiunto all’ultimo momento
- Negli ultimi anni ha ampiamente accettato la parte del role player a minutaggio limitato, quindi potrebbe inserirsi dalla second unit senza dare impressione di sfiducia verso il giovane Reed, ancora in legittima fase di rodaggio
- Può dare una dimensione più dinamica all’attacco, favorendo un gioco di transizione che vedrebbe in Thompson e Eason due ottime spalle per aggredire il ferro in velocità
- Lo scorso anno ha dimostrato di saper giocare con un centro passatore, venendo spesso premiato da Jokic sui tagli. Sengun è un profilo similare, che giocherà in zone di campo simili a Jokic, facendo playmaking da hub offensivo
Perché NO
- Se è vero che Russ si firma con poco, i Rockets sono attualmente 1.2 milioni sotto il primo apron ed il minimo contrattuale che potrebbero offrirgli è di 3.5 milioni di dollari. Potrebbero comunque utilizzare la disabled player exception per l’infortunio di VanVleet, che sarebbe pari alla metà del suo stipendio da 12 milioni in questa stagione. Ma si muovono pericolosamente sul filo di un aumento di tassazione e limitazioni
- Se la perdita di VanVleet espone problemi di spacing in assetti con il doppio lungo in campo, un tiratore battezzabile come Westbrook – che spesso ha la pessima abitudine di penetrare verso l’area pur con le corsie intasate – non appare tutt’altro che ideale, restringendo un campo che dovrebbe essere allargato
- Se il rischio di palle perse sulla prima linea può essere un pericolo, il decision making di Russ e certe sue incertezze sul primo passaggio, potrebbero complicare la situazione anche rispetto alla gestione inesperta (e altrettanto incerta) di Sheppard. Serve esperienza in regia, ma a garanzia di sicurezza nell’applicazione. Soprattutto per un iniziatore
- Considerando una tenuta atletica ancor buona, Westbrook può essere un difensore affidabile in copertura singola, ma spesso distratto nelle rotazioni e nei posizionamenti a livello di difesa di squadra. Questo potrebbe vanificare l’applicazione della zona 2-3 che Udoka intende fare con il doppio lungo, se dovesse trovarsi in prima linea.
L’ipotesi Westbrook offre ai Rockets un potenziale boost offensivo, soprattutto nella transizione, ma pone sfide significative in termini di spacing e difesa di squadra.
Il ruolo di playmaker esperto potrebbe essere prezioso per Udoka, a patto che la gestione dei minuti e delle rotazioni sia calibrata. In ogni caso, la decisione finale peserà sulla capacità dei Rockets di combinare talento veterano e sviluppo dei giovani.