Westbrook svela il motivo dell’addio ai Nuggets: “Non mi volevano più”

Dopo la sconfitta con i Nuggets, Westbrook rivela i retroscena dell’addio: parole dirette, ma anche gratitudine verso i tifosi

Russell-Westbrook

Russell Westbrook non si è trattenuto nelle interviste post-partita dopo la sfida contro i Nuggets di Nikola Jokic (ancora una volta padrone del campo). I suoi Sacramento Kings sono usciti sconfitti 124-130, nonostante una prestazione da 26 punti, 12 rimbalzi e 6 assist.

A far discutere, però, non sono state le sue giocate sul parquet, bensì le dichiarazioni rilasciate ai media sul motivo per cui non abbia esercitato la player option in estate per tornare a Denver.

La verità è che non mi volevano più. Mi hanno detto di non firmare [la player option]. Non vado dove non sono voluto, non ne ho bisogno

Russell Westbrook

Nonostante la frecciatina alla dirigenza dei Nuggets, Westbrook ha lasciato un ottimo ricordo in Colorado: sia coach David Adelman che i tifosi gli hanno tributato una standing ovation al suo ritorno, durante un timeout.

I fan, fin dal mio arrivo, sono stati fantastici. Mi hanno sempre trasmesso energia e io ho cercato di fare lo stesso in campo, competendo ad alto livello ogni sera. Sono davvero grato per l’ovazione che mi hanno dedicato, l’ho apprezzata molto

Russell Westbrook

Westbrook è stato un tassello importante per Denver nella scorsa stagione. Ha chiuso la regular season con 13.3 punti, 4.9 rimbalzi e 6.1 assist di media, risultando decisivo anche in difesa nella serie di playoff contro i Los Angeles Clippers.

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