Loading

Devin Booker, il simbolo dei Suns che non vuole lasciare Phoenix

L’All-Star dei Suns parla del legame speciale con la città e della sua volontà di restare a Phoenix per tutta la carriera

Pensando all’NBA moderna, è difficile immaginare giocatori che trascorrano tutta la propria carriera in un’unica franchigia. Anche i più grandi, in un mondo in cui il business prevale sull’attaccamento alla maglia e alla squadra, sembrano destinati a cambiare aria: basti pensare a Michael Jordan, che ha vissuto una breve esperienza a Washington, o a Allen Iverson, che, pur desiderando restare a Philadelphia per tutta la carriera, ha giocato anche con Nuggets, Pistons e Grizzlies.

Le cosiddette bandiere sono ormai rare, ma Devin Booker sembra voler seguire l’esempio di Kobe Bryant o Steph Curry, puntando a diventare una leggenda dei Phoenix Suns. In una recente intervista si è soffermato sull’argomento, elogiando la carriera interamente spesa da Curry a Golden State.

So che ha un posto speciale nel cuore di ognuno qua a San Francisco. Io provo lo stesso tipo di amore a Phoenix. È qualcosa di speciale, è difficile da spiegare, ma c’è un tipo di attaccamento diverso che ne deriva. Non vorrei che fosse in nessun altro modo

Devin Booker

In undici anni ai Suns, l’ex Kentucky Wildcats ha collezionato quattro convocazioni all’All-Star Game e due inserimenti nei quintetti All-NBA. Dopo alcune stagioni iniziali complicate, in cui la squadra raramente superava le 20 vittorie, è diventato un elemento fondamentale del successo dei Suns nei primi anni di questo decennio.

Nel 2021 i Phoenix Suns hanno raggiunto le NBA Finals per la prima volta dopo 28 anni e, l’anno successivo, hanno chiuso la stagione regolare in vetta alla Western Conference con 64 vittorie. Nonostante l’evidente potenziale, la franchigia, incapace di mantenere continuità nei risultati, ha cambiato direzione, rinunciando a giocatori chiave come Mikal Bridges, Chris Paul e Deandre Ayton.

Booker ha fatto parte anche del recente esperimento dei Suns con il big three formato insieme a Kevin Durant e Bradley Beal, che però non ha rispettato le aspettative ed è stato smantellato poco più di due anni dopo la sua creazione.

Oggi la franchigia dell’Arizona è entrata in una fase di rebuilding e, grazie a un roster giovane di cui Booker resta l’indiscusso leader, punta a un ritorno ai playoff, confidando nella crescita dei propri giocatori nei prossimi anni.

Leggi anche

Failed to load data