NBA, il motivo del rifiuto di Jason Kidd a Portland
Le parole di Lillard dietro il rifiuto dell’ex coach dei Bucks alla panchina dei Blazers
Da quando i Portland Trail Blazers sono rimasti senza coach, il nome di Jason Kidd è sembrato subito essere il più probabile candidato per la panchina. Anche la loro stella Damian Lillard ha pubblicamente dichiarato la sua felicità nel poter essere allenato da Kidd.
Ma subito dopo questa dichiarazione di stima, proprio l’assistente dei Lakers si è ritirato dalla corsa alla panchina di Portland, spiegandone le motivazioni ai microfoni di ESPN.
I Blazers sono un’organizzazione di primo livello e avrà candidati importanti per il ruolo di head coach. Chiunque sceglieranno, saprà portare avanti il lavoro di Stotts degli ultimi 9 anni.
Jason Kidd
La natura dell’approvazione pubblica di Lillard – dicendo a yahoo “Voglio Kidd come allenatore” – avrebbero messo Kidd nella condizione di non accettare la candidatura alla panchina della squadra a causa del compromesso spiacevole che ne sarebbe nato nell’aprirsi alla proposta.
Quindi, per farla semplice, la volontà resa pubblica da Lillard ha bloccato sul nascere la trattativa tra Jason e i Blazers.
Ora il cerchio si restringe: sul tavolo i nomi più quotati rimangono quelli di Chauncey Billups (attualmente assistente ai Clippers), Jeff Van Gundy, l’assistente dei Nets Mike D’Antoni e Juwan Howard, coach di Michigan State.
Una cosa e certa: la dirigenza vuole risolvere la questione al più presto per poter cominciare fin da subito a programmare la prossima stagione.