Le prospettive dell’Italbasket per la FIBA World Cup 2023

Forte di vittorie convincenti nelle ultime amichevoli, l’Italbasket sembra pronta per la FIBA World Cup 2023

Luigi Datome, Gianmarco Pozzecco e Nicolo Melli

Il primo grande evento stagionale per gli appassionati di Basket sta per iniziare: mancano solo pochi giorni alla FIBA World Cup 2023 per le nazionali, che potrebbe decisamente soddisfare anche i palati più fini.

Anche per i detrattori della pallacanestro non-NBA, il grande equilibrio ai nastri di partenza e molte stelle di caratura internazionale non potrà non attirare su di sé molta attenzione. Come arrivano all’appuntamento gli Azzurri di coach Gianmarco Pozzecco?

La striscia di 4 vittorie in fila nelle recenti amichevoli, contro Turchia, Cina, Serbia e Grecia, suggerisce che l’Italia c’è e si farà sentire contro chiunque: il girone con Angola, Filippine e Repubblica Dominicana sarà da passare agilmente, con Karl-Anthony Towns e compagni come unico vero ostacolo per chiudere al primo posto.

Da lì in poi, il buio: con diversi big assenti (Nikola Jokic, le stelle di Team USA e forse persino Giannis Antetokounmpo, Kristaps Porzingis e Jamal Murray), decretare quali e quante squadre saranno le vere contender sembra essere impossibile ad oggi.

I ragazzi del Poz arrivano a fari decisamente spenti, con un gruppo rodato e affiatato, ma poche stelle di livello internazionale: gli unici due con esperienze NBA recenti sono Nick Melli e soprattutto Simone Fontecchio; l’abruzzese dei Jazz ha dimostrato di poter stare sui palcoscenici più importanti e al Mondiale dovrà essere la fonte primaria di punti per un attacco fluido, ma che tende talvolta a incepparsi.

Melli invece è un’arma devastante per il Basket FIBA: attacco, difesa, rimbalzi e spaziature, per quello che coach Pozzecco ha definito, magari esagerando un po’, “il miglior giocatore italiano di sempre”.
C’è poi uno sguardo al futuro, con Matteo Spagnolo e Gabriele Procida che avranno un’importante finestra sull’oltreoceano, con Timberwolves e Pistons che osserveranno attentamente il loro operato.

Affianco a loro, c’è un supporting cast soddisfacente, ma che difficilmente potrà colmare il grande divario tecnico con le favorite: Stati Uniti, Canada e Francia, con Germania, Australia, Spagna e Slovenia poco sotto.

Insomma, la parola d’ordine di questi azzurri, che tanto bene hanno fatto ad Eurobasket un anno fa, sarà giocare senza particolari pretese, godendosi ogni partita dagli ottavi in poi. Quel che è certo è che noi ci saremo, a partire da venerdì 25 agosto per la sfida contro l’Angola, per seguire e tifare insieme la nostra Nazionale.

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